10 curiosità su Solo: A Star Wars Story

Aggiornato il Maggio 23, 2018 da Il Guru dei Film

E’ arrivato Solo: A Star Wars Story
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Il nuovo spin-off racconta le prime fasi della giovinezza del personaggio più carismatico della saga di Star Wars.

Guarda subito il trailer di Solo: A Star Wars Story

Intanto ecco subito 10 piccole curiosità su Solo: A Star Wars Story

1) Ron Howard ha sostituito i registi Phil Lord e Chris Miller, usciti dal progetto a riprese inoltrate, per divergenze insanabili con la produzione. Anche se inizialmente Howard era stato chiamato solo per completare il film, il regista premio Oscar ha in realtà girato ex novo oltre l’80 percento del film.

2) A fine anni ’90, la regia di Star Wars: Episodio I – La Minaccia Fantasma era stata offerta proprio a Ron Howard che però aveva declinato, dichiarando l’impegno “troppo scoraggiante”. E’ la prima volta in assoluto che un vincitore del premio Oscar dirige un film della saga di Star Wars.

3) Alden Ehreinch ha avuto bisogno di un coach per mettere a punto la sua interpretazione di Han Solo: il peso dell’eredità lasciatagli dal suo predecessore, si è fatto decisamente sentire durante le riprese. Per evitare di trasformare la sua performance in una semplice imitazione, ha preferito fare ricorso a un professionista. D’altra parte Han Solo non è un personaggio ispirato a un fumetto o a un romanzo, Han Solo è Harrison Ford. (leggi l’articolo integrale su Esquire)

4) Solo: A Star Wars Story rappresenta la quarta e ultima partecipazione alla saga da parte di Lawrence Kasdan che ha già al suo attivo le sceneggiature di L’Impero Colpisce Ancora (1980), Il Ritorno dello Jedi (1983) and Star Wars: Il Risveglio della Forza (2015).

5) La data di uscita del film in USA 25 maggio non è stata scelta a caso: è esattamente la stessa di quella in cui arrivò in sala il leggendario Guerre Stellari nel 1977.

6) E’ curioso notare come Ron Howard apparve come attore nel 1973 in American Graffiti diretto da George Lucas, ben prima di Guerre Stellari, film in cui recitava anche Harrison Ford, divenuto poi famoso proprio nei panni di Han Solo.

7) Solo: A Star Wars Story è la seconda collaborazione tra Woody Harrelson e Ron Howard dopo Edtv del 1999.

8) Michael Kenneth Williams (Assassin’s Creed, 12 Anni Schiavo) era parte del cast originale del film, ma dopo il cambio di regia non gli è stato possibile partecipare alle nuove riprese e il suo ruolo è stato del tutto cancellato.

9) Il casting per il ruolo di Solo è stato uno dei più complessi e lunghi mai gestiti dalla Universal dai tempi di Christian Grey per Cinquanta Sfumature di Grigio: oltre 3.000 candidati esaminati secondo gli ex registi Lord-Miller, “solo” 600 secondo Kathleen Kennedy, la super boss della LucasFilm.

10) Come suo costume, Ron Howard, ha utilizzato suo fratello Clint in un piccolo ruolo. Clint Howard, classe 1959, ha iniziato a frequentare il mondo del cinema e della Tv già nei primi anni ’60 da bambino.

Solo: A Star Wars Story ci trasporta sul pianeta Corellia, dove Han-Alden Ehrenreich muove i primi passi da fuorilegge, cercando di farsi una vita grazie al suo innato talento di pilota spaziale.
Conosceremo il suo primo grande amore Qi’ra (Emilia Clarke) e assisteremo all’incontro con la prima ciurma che lo inzierà al mondo del crimine intergalattico: Beckett-Woody Harrelson, suo mentore, Rio Durant-Jon Favreu e Val-Thandie Newton, ultimo affascinante componente della gang.
Ma la vera svolta sarà l’incontro con il carismatico Lando Carlissian (il bravissimo Donald Glover) e l’irresistibile futuro co-pilota Chewbecca.

Solo: A Star Wars Story - Lando Carlissian

Sappiamo già che sarà difficile per Alden Ehrenreich uscire vittorioso dall’inevitabile confronto con Harrison Ford che ha reso leggendario il personaggio di Han Solo, infondendogli il suo incontenibile carisma. Ma almeno va riconosciuto al giovane successore un coraggio eccezionale per aver accettato il ruolo.

Un consiglio? Provate a non pensare a Harrison Ford durante Solo: A Star Wars Story: godetevi lo spettacolo di un film che non ha affatto la pretesa di creare un nuovo mito, piuttosto di onorarlo, e che punta semplicemente a divertire il pubblico della Galassia Lontana Lontana, con tanti inseguimenti, scorribande spericolate, azione a non finire e un cast di vere star.

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