13 Assassini (2010)

Aggiornato il Giugno 30, 2011 da Il Guru dei Film

La prima fase di "13 Assassini" denota tutto l'impianto classico della messa in scena, e non poteva essere altrimenti, con la presentazione del villain Naritsugu, quasi diventa difficile trovare un essere cosi spietato e disumano in un film odierno, un nobile accecato dal culto della personalità al punto da disporre di ogni suddito con ferocia inaudita, rappresentata con lucida fermezza da Takashi Miike in episodi raggelanti, truci, come solo il potere corrotto può essere. A difesa di Naritsugu compare il luogotenente Hanbei (Masachika Ichimura), un vecchio rivale di Shinzaemon Shimada (Koji Yakusho), l'uomo designato per uccidere il nobile despota, tra i due uomini si (ri)accende una sfida a distanza, un dualismo che assurge a lotta simbolica tra la conservazione del potere e lo slancio verso un nuovo mondo più libero, a favore del popolo sofferente, un'incrinatura che segna per sempre la via del samurai, destinato a soccombere insieme alle regole ingiuste che è sempre stato costretto a seguire senza fiatare per secoli.

13 Assassini

Il reclutamento degli uomini di Shinzaemon Shimada, un uomo dal coraggio e purezza d'animo unici, si arricchisce di figure interessanti, tra le quali anche il suo giovane nipote amante del gioco e delle donne, il più curioso e anche uno dei più riusciti è il cacciaotre vagabondo incontrato nella foresta, è lui il 13 samurai, prima di giungere al fatidico scontro finale c'è tempo per un gioco di nervi e tattiche militari, sino a un viaggio immersi nella splendida e selvaggia vegetazione del Giappone, una parte centrale che serve per fare acquisire spessore ai personaggi, sempre più coinvolti in una missione mortale che si intuisce essere decisiva per l'intero paese. Lo spettacolo resta comunque la gigantesca battaglia finale all'interno di un villaggio completamente fortificato con trappole e armi, è qui che esplode l'azione, un impressionante massacro portato con frecce, esplosioni e le fedeli spade che tranciano corpi e fanno rotolare teste. Le coreografie sono aderenti al genere chambara, veloci, a volte basta un solo colpo per uccidere, frenetiche e dirette all'eliminazione istantanea del nemico, quindi molto realistiche e senza particolari fronzoli, i combattimenti restano estenuanti e drammatici, un sacrificio che lascia sul campo un numero incalcolabile di cadaveri, sino a una conclusione dal respiro eroico. Buono il doppiaggio, uno dei migliori film dell'anno.

Titolo Internazionale: "13 Assassins"
Paese: Giappone
Rating: 9/10