Angela è una giovane impiegata scrupolosa nel lavoro e, nonostante sia la vigilia di Natale, quasi non si accorge di essere l’ultima ad uscire dall’ufficio. La ragazza è in ritardo per la festa organizzata dai familiari e quando giunge nel parcheggio dell’edifico scopre che la macchina è guasta, per sua fortuna un addetto alla sicurezza si offre di aiutarla ma l’uomo si dimostra presto uno psicopatico che ha architettato una trappola diabolica per rimanere solo con lei. Inizia una lunga notte di paura.
Il regista di "Haute Tension" Alexandre Aja è ormai entrato a pieno ritmo nell’ottica produttiva horror statunitense dalla quale purtroppo sembra ereditare alcuni degli aspetti più deleteri, in primis la pratica dei remake giunti nella filmografia del giovane regista a tre opere, contando anche l’imminente "Pirana 3D", dopo i poco esaltanti "Le colline hanno gli occhi" e "Riflessi di Paura". Con "P2" Aya dimostra, insieme al fidato amico-collaboratore Gregory Levasseur, anche un appiattimento a livello di scrittura verso gli standard medio-bassi tipici di certi horror americani.
"P2", sigla che si riferisce al livello sotterraneo di un parcheggio, è il debutto di Franck Khalfoun, un giovane autore che rientra nella cerchia degli amici di Aja della prima ora (compare come attore anche in "Haute Tension"), attivo ultimamente sulla stesura del remake di "Silent Night Deadly Night" e sulla sua seconda opera da regista, "West of Liberty", che è invece un western. "P2" parte da un’idea scarna e per nulla originale: la paura di trovarsi da soli in un luogo isolato. Lo spazio delimitato in cui ambientare la vicenda è in questo caso un enorme parcheggio sotterraneo, la vittima predestinata e inerme è ovviamente una giovane donna molto carina mentre la minaccia si materializza nelle forme di un giovanotto di bell’aspetto ma totalmente pazzo.
Gli sceneggiatori-produttori Aja e Levasseur tentano di imbastire un film avvincente su questo semplice schema con qualche diversivo sanguinolento (l’uomo torturato sulla sedia) e inevitabili inseguimenti ai danni della vittima nei meandri dei sotterranei. La protagonista è Rachel Nichols ("Amityville horror", "G.I. Joe: Rise of the Cobra"), una biondina mozzafiato che ultimamente ha ritenuto opportuno ricorrere alla chirurgia plastica per gonfiare i seni, enormi ed ingombranti, tanto che è quasi impossibile non considerarli come parte integrante del film in quanto l’attrice compare lungo tutta la pellicola in una succinta vestaglia da intimo.
Se la tensione latita persa nei soliti momenti dedicati all’assenza di segnale del cellulare e nell’attesa di un aiuto che sembra arrivare (il taxi, la pattuglia di polizia) ed invece puntualmente scompare è meglio guardare la bella Nichols aggirarsi spaurita e mezza nuda, nella riproposizione quasi eterna del cliché della vittima giovane e sexy in pericolo, anche se chi si aspetta scene particolari rimarrà deluso. L’attore Wes Bentley, visto recentemente in "Ghost Rider" nel ruolo di Blackhart, è il giovane carnefice della pellicola che svela sin da subito le sue intenzioni nei confronti di Angela portandola ad una sorta di "cena con invito" nel suo ufficio adibito per l’occasione ad una sinistra festa di natale. Nulla da segnalare per quanto riguarda l’interpretazione dell’ennesimo maniaco che non si distacca da quelle viste in altre centinaia di pellicole dello stesso genere.
Non propriamente riuscite certe sequenze assurde che hanno il culmine nell’ascensore riempito di acqua in cui la povera Nichols sguazza come se fosse in piscina e il finale, scontato e accomodante, giunge dopo un altrettanto prevedibile confronto tra i due interpreti principali che poteva anche esaurirsi molto prima.
Tit.originale: "P2"
Paese:USA
Rating: 5/10