2002: La Seconda Odissea (1972)

Aggiornato il Aprile 14, 2011 da Il Guru dei Film

Film: Silent RunningUn classico della fantascienza (ecologista) anni '70.

 

Anno 2002, l'uomo ha debellato le guerre, le malattie e la povertà, la terra ora è ridotta in un'immensa città tecnologica. Gli ultimi resti della vegetazione naturale e del regno animale del pianeta sono conservati in enormi astronavi ormeggiate nello spazio, dimenticate e divenute il ricordo di un'epoca ormai passata. Quando all'equipaggio dell'astronave Velley Forge viene ordinato di distruggere le cupole-serra il biologo Lowell si ribella e con ogni mezzo tenta di preservare l'ultimo tesoro di un'umanità perduta.

Gran parte dei discorsi a riguardo "2002: La Seconda Odissea" viene spesa, in maniera inevitabile, nel constatare che non si tratta del sequel del famoso "2001: Odissea nello Spazio", l'equivoco nasce dal "creativo" doppiaggio italiano, e relativo titolo, che inserisce nel prologo un collegamento con il monolite nero e, successivamente, la voce di Gianfranco Bellini prestata al mitico calcolatore Hal 9000, presenti nel film di Kubrick. Il vero punto di contatto con "2001" è invece il regista Douglas Trumbull passato alla regia dopo avere curato gli effetti speciali (ottici) per il film dell'autore di "Arancia Meccanica", un esordio nella fantascienza il cui titolo originale è "Silent Running" che meglio rappresenta lo spirito della pellicola, di sicuro influenzato dai venti libertari della cultura hippy post 68, una disperata difesa dei valori perduti e rinnegati da un'umanità incurante e sottolineata, ulteriormente, dalla voce di Joan Beaz che pervade la colonna sonora.

Il film viene tacciato di retorica e ingenuità, molti però scordano che l'anno di produzione è il 1972, quando termini come "effetto serra" e le tristi località di Chernobyl e Fukushima, solo per dire di alcune, erano sconosciuti. La questione ecologica viene presa di petto e trasferita in un contesto di fantascienza, in un'epoca in cui i livelli di cementificazione e deforestazione erano ancora entro limiti accettabili, senza tenere conto dell'inquinamento più contenuto, elementi che fanno riflettere se non vacillare la mente per la disastrosa situazione attuale. "2002: La seconda Odissea" è semplice e coglie nel segno, appare chiaro che il futuro degli uomini è chiuso nel cinismo e la tecnologia, quello che si sviluppa agli occhi dello spettatore in fondo è plausibile anche se sconcertante per il semplice fatto che riflette la realtà: la noncuranza delle cose veramente importanti, la ricerca dei bisogni immediati e quasi sempre inutili, la totale indifferenza per chi verrà dopo. La storia è quella di una sconfitta, non tanto per i protagonisti, quanto per l'umanità intera e chi meglio di un "perdente" come Michael Cimino poteva figurare tra gli sceneggiatori? L'autore del futuro "Il Cacciatore" è qui, in pratica, agli esordi ma già si fanno strada il dolore e l'ingiustizia che attraversano tutte le sue opere, un grande troppo spesso dimenticato.