A Serious Man – Più che il libro di Giobbe sembra Woody Allen

Aggiornato il Dicembre 3, 2009 da Il Guru dei Film

Film: A serious  man

Tornano i fratelli Coen con il film più personale della loro carriera, storia di un uomo di fede ebraica che non trova risposta al fatto che tutto nella sua vita sia una catastrofe. Un cast perfetto di attori non star.

 

 

Quel che è chiaro è che i fratelli Coen hanno voluto realizzare il film più personale della loro cinematografia, così già ricca di spunti e riferimenti autobiografici e rimandi quasi in codice alle loro esperienze e amicizie. A serious man è ambientato in un sobborgo di Minneapolis, Minnesota, nel 1967, più o meno il luogo e il tempo in cui sono cresciuti Joel ed Ethan, ed è una vicenda immersa nella religione, nella cultura e nell’umorismo ebraico. Con un prologo in yiddish che, situato in Polonia secoli prima, ricorda la storia di una sorta di demone che porta con se una maledizione a chi lo ospita in casa.

Larry Gopnik, il protagonista, è un personaggio a metà strada tra Giobbe e la vittima di una maledizione. Lui, in accordo con i precetti ebraici, aspira soltanto a essere un serious man ma tutto attorno a lui sembra crollare.

Film: A serious man

E’ un professore di fisica e le uniche cose che riesce a risolvere sono le formule scritte sulla lavagna: per il resto, la moglie lo lascia per mettersi con il suo migliore amico, il figlio si strafà di canne ascoltando i Jefferson Airplane, la figlia gli ruba i soldi per pagarsi una plastica al naso, il vicino di casa animato da spiritio anti semita lo minaccia, la moglie di un altro vicino gli turba i sonni prendendo il sole nuda, uno studente cerca di dargli una bustarella per superare un esame e gli manda lettere minatorie, mentre la direzione della scuola riceve lettere anonime che mettono in dubbio la sua moralità e che sono scritte dal suo ex migliore amico ora compagno della ex moglie che per giunta lo consolerà della perdita. A completare il quadro parenti vari inetti e perditempo che gli consumano la poltrona di casa. Il povero Larry, che pure conosce il libro di Giobbe, non sa spiegarsi perché tutto questo accada proprio a lui. Cerca di scoprirlo interrogando tre rabini ottenendo risposte fumose e inutili in puro stile Coen.

Il bello di questo film perfetto è che una storia del genere è divertente e, nonostante sia così profondamente legata alla cultura ebraica, assolutamente universale. Come sempre i Coen hanno fatto un casting perfetto utilizzando questa volta attori poco conosciuti al grande pubblico, ma uno più bravo dell’altro.

Larry Gopnik è Michael Stuhlbarg, attore teatrale premiato con il Tony, Fred Melamed è Sy Ableman, l’ex amico Amy Landecker la vicina erotomane, tanto per citare solo alcuni dei nomi di un cast che è un gioiello di understatement.

Paolo Biamonte