La povera Anna sembra caduta nelle spire del maligno, la ragazza è interpretata da una Cristina Ricci ("Speed Racer") in forma fisica smagliante, si concede senza troppe esitazioni in diversi nudi ripresi in gran parte sul tavolo dell'obitorio, vero fulcro della vicenda insieme al cimitero sopra stante puntellato da statue di angeli decadenti e disperati per uno scenario gotico sepolcrale richiamato in ogni sequenza. La ragazza è morta stecchita, con una ferita aperta in fronte che Deacon ricuce con amorevole bravura, ma si sente viva e inizia un surreale dialogo con il suo mentore per una triste riflessione sulla breve vita trascorsa, da segnalare alcuni passaggi fulminanti sospesi tra cinismo e ironia sulfurea ("Tu sei un cadavere, la tua opinione non conta più", "Perché si muore?" "per rendere la vita importante"), non senza che questa confluisca in nuove allucinazioni e incubi come nella bella sequenza della veglia funebre popolata da vecchie indemoniate.
Intanto i "vivi" premono all'esterno, il più attivo è il fidanzato di Anna, Paul, l'attore Justin Long ("Jeepers Creepers", "Die Hard 4") che non si da per vinto dopo avere sentito le sconcertanti rivelazioni di un bambino sul destino della ragazza, quello che Paul non sa è che il piccolo Jack ha lo stesso dono dell'ineffabile Deacon. Intrigante la seconda parte del film, quasi con risvolti da thriller, un'indagine soprannaturale a forti gradazioni dark inserita nella sonnolenta realtà e le dimensioni oscure che imprigionano Anna, sino a un finale a sorpresa, ma solo sino a un certo punto, cattivo e beffardo come solo la signora con la falce può essere. Un horror di necrofila eleganza.
Tit. Originale: "After.Life"
Paese: USA
Rating: 7/10