Alice in Wonderland – Viaggio al centro della fantasia

Aggiornato il Marzo 3, 2010 da Il Guru dei Film

Film: Alice in Wonderland

Arriva l’attesissimo film di Tim Burton tratto dai romanzi di Lewis Carroll su Alice, in un mix rigoglioso di recitazione dal vivo, computer graphic e 3D, costumi e trucco strepitosi e un cast con Johnny Depp, Helena Bonham Carter, Anne Hathaway.

 

Sono in molti a pensare che Tim Burton e Alice nel Paese delle Meraviglie rappresentino la combinazione perfetta. Non è un caso che già da tempo il film si è guadagnato un grande seguito sul Web, da Facebook ai blog ai siti specializzati, nella fondata convinzione che Burton sia il regista capace di produrre una versione all’altezza del rompicapo di Lewis Carroll, libro amatissimo dal cinema che ha prodotto una miriade di adattamenti deludenti.

Nonostante le dichiarazioni di fedeltà al testo professate prima dell’inizio delle riprese, com’era prevedibile Burton ha compiuto uno scarto sul piano narrativo e ha fuso insieme i due libri di Carrol, Alice nel paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò consegnandoci una protagonista diciannovenne-Mia Wasikowska che, in epoca Vittoriana, ha perso la memoria del suo viaggio precedente e che ora affronta il dolore per la morte del padre e la sensazione di vivere in un mondo con cui non riesce a comunicare tanto da temere di essere pazza. Per evitarle di rimanere zitella, i parenti, che appartengono all’alta società, le combinano un matrimonio con un noioso lord inglese e organizzano una festa. Di fronte agli invitati che concentrano su di lei l’attenzione, Alice decide di scappare e seguendo il Bianconiglio cade in un buco del terreno e si trova in una stanza dove, bevuta una pozione, rimpicciolisce al punto da passare attraverso la serratura di una porta che la fa accedere al paese delle Meraviglie, Underland. Qui, grazie al Bianconiglio, al Topo, il Dodo, Pancopinco e Pincopanco-Matt Lucas scopre di avere una missione: liberare Underland dal folle reame della Regina Rossa-Helena Bonham Carter e riportare al trono la sorella buona, la Regina Bianca-Anne Hathaway. Ci saranno mostri da combattere, il Ciaciarampa, nemici malvagi come il Fante di Cuori-Crispin Glover, e solidi alletati come lo Stregatto e soprattutto il Cappellaio Matto-Johnny Depp, che la accompagneranno in questo viaggio che le farà scoprire il vero amore e la certezza di portare a termine la sua missione.

Film: Alice in Wonderland

Alice in Wonderland è un affascinante mix di live action e motion capture, cioè di recitazione dal vivo e di quella tecnica che consente di creare delle immagini digitali che hanno movenze umane applicando agli attori degli elettrodi, con un ampio uso di computer graphic (buona parte della scenografia è realizzata al computer) e l’aggiunta, in post produzione del 3D.

E’ piuttosto sorprendente la scelta di sviluppare il film attorno a una trama lineare, sicuramente in contrasto con la narrazione di Lewis Carroll che resta un maestro dell’ambiguità e degli enigmi matematico-linguistici (per non parlare delle letture psicoanalitiche). Nonostante lo sfarzo psichedelico delle immagini, un’inizio da cineteca, l’Alice nel paese delle meraviglie di Burton finisce per essere una raffinata avventura dal sapore disneyano (non a caso produce proprio la Disney che ha realizzato un celebre cartoon nel 1951) con un’eroina che compie la missione di cacciare la regina cattiva.

E’ sicuramente più fedele a Lewis Carroll e al Burton caro ai fan il fatto che la Regina Rossa sia più affascinante di quella Bianca. Le due sono sorelle e la Rossa è in un certo senso perseguitata dalla sorellina buona e carina, e non riuscendo a farsi amare, come invece riesce a lei pur non essendo un’aquila, è come se decidesse a tavolino di farsi odiare. D’altra parte non è che la Regina Bianca abbia tutte le rotelle al posto giusto e non sorprende che Anne Hathaway abbia definito il personaggio "un misto di punk rock, tendente al vegetariano, con delle propensioni al pacifismo, a metà strada tra Blondie e Greta Garbo". Nel ruolo della Regina Rossa Helena Bonham Carter ruba letteralmente la scena, con la testona ingrandita tre volte al computer e il suo odio verso gli animali. Poi c’è Johnny Depp, una sorta di fratello spirituale di Tim Burton. Depp ha interpretato il suo Cappellaio Matto lontano dal set, lavorando per il 3D alla ricerca di un personaggio che andasse al di là del semplice svitato. Non è difficile capire perché abbia definito questo ruolo "Uno dei più bei regali che si possano fare a un attore".

Non si può parlare di questo film senza sottolineare la straordinarietà dei costumi, del trucco e le raffinatezze della messa in scena digitale (Alice, come nei libri di Lewis Carroll, passa da un’altezza di 20 cm a due metri), un universo rigoglioso e carico di simboli e di echi del passato ma che sembra davvero una finestra aperta su un altro mondo.

Paolo Biamonte