Alien vs Predator (2004)

Aggiornato il Gennaio 19, 2012 da Il Guru dei Film

Alien vs PredatorIl primo film-crossover delle saghe "Alien" e "Predator".

I potenti mezzi della Weyland corporation scoprono in una remota zona dell'Antartide la presenza di una piramide sotterranea. Il presidente Weyland in persona organizza, in gran segreto, una spedizione sul posto di esperti studiosi/scienziati guidati da Lex Woods, una provetta scalatrice. L'attrezzata troupe giunge nel luogo inospitale con enormi escavatori ma, con sorpresa, trova aperto un tunnel scavato di recente che porta all'enorme piramide silenziosa e carica di misteri. Gli uomini di Weyland ignorano che la voragine è stata provocata da un raggio lanciato da un'astronave aliena in orbita sulla Terra…

Sempre poco considerato, se non peggio, il regista Paul W.S. Anderson comincia a raccogliere qualche piccola(?) soddisfazione personale: si è riempito le tasche con il successo clamoroso di "Resident Evil Afterlife", di recente ha visto inserito il suo "I Tre Moschettieri" nella classifica dei migliori film del 2011 secondo Quentin Tarantino. Nel 2004 ha "osato" mettere mano alle due saghe (hard)science fiction più amate della storia recente, quelle di "Alien" e "Predator", scatenando giudizi preventivi e riserve spesso minati da acredine ed eccessiva enfasi, lontano dal riconoscere che "Alien vs Predator" è un onesto omaggio a due icone ormai storiche dell'immaginario fantastico. Quasi sempre tacciato di essere un pessimo sceneggiatore, altra credenza dura da scrollare, Paul W.S. Anderson convince proprio con il suo script la 20th Century Fox a investire su una pellicola che descrive lo scontro tra Alien(s) e Predator(s). La sceneggiatura è uno dei motivi validi di "Alien vs. Predator", necessita di un minimo sforzo da parte dello spettatore, non la solita pappa pronta sotto forma di reboot (avete presente il recente "Predators"? un plagio del primo film del 1987) che (re)inventa una storia ambientata sulla Terra con al centro le due creature aliene più letali e minacciose del cinema.

Alien vs Predator

"Alien vs. Predator" è ambientato nell'anno della sua produzione, il 2004, è si presenta come una sorta di (falso)prequel, in particolare per la saga di "Alien" visto che viene alla luce il personaggio di Weyland, il leggendario Lance Heriksen, il magnate a capo di un'industria tecnologica che nel futuro metterà in produzione gli androidi modellati sulla sua persona, tra i quali il mitico Bishop di "Aliens Scontro Finale" (1986), il film di Cameron ambientato nel 2179. Anderson guarda con una certa venerazione James Cameron, non è un mistero, lo si nota in (quasi) ogni suo film, se esiste un film di riferimento per "Alien vs Predator" si tratta proprio di "Aliens Scontro Finale" per una serie di rimandi espliciti: gli uomini armati in balia delle creature, l'eroina guerriera ma, soprattutto, per l'apparizione di una Regina Alien(a). Se la genesi del crossover tra Aliens e Predators parte da un fumetto degli anni 80, è il film "Predator 2" (la scena dei trofei di guerra con il teschio di alieno) a mettere il tarlo nell'appassionato di fantascienza sul possibile incontro tra le due razze che in "Alien vs Predator" sono nemiche millenarie, una rivalità che ha coinvolto la razza umana la quale ha eretto templi e piramidi in loro onore.

Il film non si perde in eccessivi preamboli e fa trapelare tramite il personaggio dell'archeologo di Raul Bova, ai tempi fa specie vedere un volto familiare in una simile produzione, il collegamento nel passato tra le culture azteche, cambogiane ed egiziane prodotte dall'insegnamento di una razza aliena. In poche parole: i Predators, feroci cacciatori interplanetari, dopo aver trovato dei nemici di tale nome, gli Aliens, esseri xenoformi distruttivi che per proliferare hanno bisogno di corpi-incubatori (gli umani), costruirono, per scatenare i confronti tra le due progenie, enormi arene che la razza umana conosce con il nome di piramidi. In un flash-back impressionante per grandiosità e masse in movimento (in computer grafica) si vedono migliaia di xenoformi assaltare la cima di una piramide presidiata da un nugolo di Predators. Una delle accuse abbastanza condivisibili è l'assenza di scene splatter, il film è un pg-13, non manca però l'appuntamento dell'ospite alieno che squarcia il petto delle sue vittime dopo averle prima avvinghiate nella tipica morsa al collo, sempre impressionante vedere un facehugger in azione, questa volta in bullet-time: il momento topico consumato nella stanza del sacrificio piena di uova aliene.

Il sangue però compare, non è umano, è di colore verde e blu scuro, quello dei contendenti alieni che si trucidano senza troppi complimenti in una serie di scontri divertenti mentre dispiegano le loro tecniche di guerriglia, a pagarne le conseguenze anche il gruppo di umani guidato dall'intrepida Lex. Gli effetti speciali sono fantastici, per gli Aliens in primo piano sono usati in gran parte gli animatronics meccanici, vederli sibilare e salivare nel buio dei tunnel è sempre impagabile, i Predators sono super-soldati dello spazio dai costumi imperiosi ed equipaggiati di armi micidiali, ormai ben conosciute, lo shuriken super affilato, il cannone posto sulla spalla, sino al dardo ragnatela che imprigiona l'avversario, senza dimenticare la proverbiale modalità "stealth" che li rende invisibili. L'arrivo degli umani nella piramide scatena un duello tra i leader delle due fazioni aliene che si confrontano nelle scene più spettacolari del film, un furibondo duello all'ultimo sangue (acido), violento, con arti mozzati e corpi sventrati. Le scenografie descrivono due ambientazioni principali, in superficie sembra di stare dalle parti di "The Thing" di Carpenter, con la bella trovata del vecchio insediamento di pescatori abbandonato al gelo perenne, nel sottosuolo i tunnel della piramide cambiano configurazione ogni tot. minuti in un labirinto di pareti e stanze tombali inquietanti e oscure.

L'attrice Sanaa Lathan ("Blade", "Contagion") è Lex Woods, la protagonista femminile nella scia di Sigourney Weaver, che seguendo il motto ripetuto durante il film "il nemico del mio nemico è mio amico" si allea con un Predator per fronteggiare la temibile Regina Aliena, la gigantesca creatura che segna lo spettacolare e, ancora una volta, "cameroniano" finale ad alta gradazione di tensione e distruzioni assortite. Il contro-finale che lascia intuire la nascita di un nuovo essere mostruoso apre le porte per il sequel, il deludente "Alien vs. Predator 2: Requiem" (2007).
Film forse non eccezionale ma ricco, spettacolare e divertente.

Titolo Originale: "AVP: Alien vs Predator"
Paese: U.S.A.
Rating: 7/10