
Il film mescola cartoni animati digitali e attori e riporta al cinema il trio di scoiattoli rocker già protagonista di una serie tv di grande successo anche da noi negli anni ’80.
La storia nasce nel 1958 dopo il successo di The Chipmunk Song (il chipmunk è il cugino americano del nostro scoiattolo), una canzone registrata accelerando la velocità del nastro che è stata un hit clamoroso tanto da spingere Ross Bagdasarian a creare gli scoiattoli cantanti Alvin, Simon e Theodore per una serie tv che negli Anni ’80 ha avuto successo anche da noi. Partendo da questo successo, Alvin Superstar punta sulla formula più in voga del momento nel cinema per bambini e famiglie cioè la combinazione tra attori e disegni animati costruita su una trama che esalta i valori della solidarietà e dell’amicizia. La storia racconta di Dave Seville, un nerd buono di cuore e compositore sfigato che non riesce a far pubblicare le sue composizioni dal suo produttore cinico e avido. Tutto cambia con l’irruzione del trio di scoiattoli rocker ai quali il buon David finisce per fare da padre e manager. Alvin, il leader, Simon, il genietto e Theodore l’ingenuo scalano le classifiche e diventano delle star con un adattamento di un brano di Natale di Seville che sfrutterà questo successo per tentare di far innamorare di lui la dolce Claire. Ma il successo, si sa, ha anche i suoi rischi e così, con il contributo del perfido manager, il rapporto tra David e gli scoiattoli va in crisi fino a che la nostalgia non rimetterà le cose a posto. Non c’è molto di piu’ da dire su Alvin Superstar se non che il fulcro del film sono le performance del trio di scoiattoli che si giovano di un’accativante colonna sonora. Quanto alla trama chiunque abbia visto almeno un cartone animato classico sa come andranno a finire le cose.
Paolo Biamonte