Appaloosa (2008)

Aggiornato il Maggio 29, 2009 da Il Guru dei Film

Il rapporto tra i due personaggi principali, Virgil e Everett, è l’aspetto più interessante della pellicola, un’amicizia virile e rispettosa che unisce due figure complementari al punto da inscenare ilari dialoghi in cui le parole momentaneamente dimenticate da Virgil vengono precisate da Everett, quel genere di legame maschile complice e duraturo che come spesso accade viene incrinato dall’arrivo di una donna, cosa che puntualmente accade in “Appaloosa“. Il film di Ed Harris non si fa mancare niente: c’è l’assalto al treno, la sparatoria nel saloon, compaiono i grandi spazi americani, ad un certo punto fanno capolino anche gli indiani; resta però un problema di fondo che pregiudica il giudizio finale e rischia di precipitare il film nel dimenticatoio, ossia la pressoché totale mancanza di emozioni, indicativa la sequenza svuotata di ogni tensione in cui i due eroi si avvicinano a compiere una sparatoria all’ultimo sangue verso il finale.

Film: Appaloosa

Viggo Mortensen e Ed Harris, a parte i siparietti comici (che a pensare male si potrebbero dire inseriti a forza), sembrano sul set de “Il mondo dei robot“, degli automi come il pistolero-robot Yul Brinner che fronteggiano decine di uomini senza battere ciglio, per smorzare la sensazione spiacevole è inserita anche la frase intorno a un focolare secondo cui non si può essere il miglior pistolero quando si provano dei sentimenti, peccato che Viggo Mortensen/Everett con il suo inseparabile calibro 8 assomigli sempre di più a un terminator. Il punto debole del cast è comunque Renée Zellweger (“Il diario di Bridget Jones“) che interpreta la bella donzella che fa perdere la testa al maturo Virgil, una prova poco convincente di moine e leziosità esagerate per il personaggio subdolo di Allie, si rimpiange che il ruolo sia stato abbandonato dalla prima scelta Diane Lane (“Rusty il selvaggio“).

Il migliore del lotto sembra Jeremy Irons (“Inseparabili“) a suo agio nei panni del temibile Randall Bragg, un losco proprietario terriero con amicizie altolocate, un personaggio che assume connotazioni simboliche nefaste e rimanda a situazioni molto vicine alla stretta attualità. Nel cast anche il grande Lance Henriksen (“Aliens scontro finale“), un killer prezzolato, purtroppo in questa occasione sprecato. Ed Harris ritaglia una piccola parte anche all’anziano padre, è il giudice che vediamo nel processo, e nei bei titoli di coda si lancia a cantare una pregevole canzone country. “Appaloosa” resta un film coraggioso e anacronistico, un esperimento tutto sommato solido e disinvolto di un attore-autore che può ancora aspirare a grandi traguardi.

Titolo Originale: “Appaloosa”
Paese: U.S.A.
Rating: 6/10