Bee Movie – l’ape fa causa al mondo

Aggiornato il Dicembre 21, 2007 da Il Guru dei Film

Bee Movie

Un cartoon della DreamWorks scritto e prodotto da Jerry Seinfeld, uno dei comici più amati della tv americana sulla storia di un insetto sfuggito dall’alveare che fa un’azione legale contro gli umani che si arricchiscono con il miele senza riconoscere una percentuale a chi lo produce.

‘Secondo tutte le leggi conosciute dell’aeronautica non esiste la possibilità che un’ape possa volare, le sue ali sono troppo corte e il corpo troppo tondo. Le api, naturalmente volano perchè non danno alcuna importanza a ciò che gli umani pensano sia impossibile’. Questa frase che da’ inizio il film è un po’ la chiave di volta di Bee Movie, un cartoon della DreamWorks che ha la forma del cartone animato per ragazzi e i contenuti di un raffinato talk show satirico. Già il titolo è un gioco di parole tra Bee (ape) movie e B movie (i film di serie b), assolutamente intraducibile in italiano. Poi la storia dell’ape che fa causa agli umani quando scopre che nei supermercati viene venduto il miele senza che le api ne traggano alcun guadagno. Tanto per dire: in inglese si usa la parola honey (miele) come epiteto amoroso (le canzoni ne sono piene). Così tra gli obiettivi della causa c’è anche quello che alle api vengano riconosciute le royalties ogni volta che un uomo pronuncia la parola miele. Bee Movie vive di queste battute riferite alle celebri cause del sistema penale americano e tanto care al cinema, basta pensare al tabacco e alle assicurazioni sanitarie, chiamate class action che dovrebbero essere introdotte anche da noi. La ragione di questi contenuti ha un nome e un cognome: Jerry Seinfeld, uno dei comici più amati della tv americana al quale da tempo veniva chiesto di lavorare a un cartoon. Dopo anni di rifiuti, Seinfeld ha detto si alla DreamWorks e ha scritto e prodotto il film prestando la voce al protagonista. E’ ovvio che, complice la traduzione, il pubblico italiano ha meno familiarità di quello americano con l’humour sottile del film che in versione originale schiera un cast di voci che va da René Zellwegger a Chris Rock, Ray Liotta, Sting, Kathy Bates, John Goodman. La storia: Barry Benson è un’ ape appena laureata che vive in un alveare in tutto simile ai sobborghi residenziali delle metropoli e che non vuole accettare il suo destino alla catena di montaggio del miele. Così si unisce all’unico gruppo di lavoratori autorizzato a volare nel mondo esterno, i portatori di polline. Una volta, mentre sono in volo su New York, Barry si perde e viene salvato da una fioraia. I due diventano amici ma una volta entrato nel supermercato l’insetto laureato scopre che gli umani si arricchiscono con il miele senza che alle api venga riconosciuto un centesimo. Da qui la causa. Per quanto originale sia il suo spunto di partenza, Bee Movie non fa che conformarsi alla regola aurea del cartoon secondo la quale tutti gli animali alla fine si comportano come uomini (si chiama antropomorfizzazione). In fondo si tratta della storia del ragazzino cresciuto in una società conformista il cui individualismo e insofferenza alle regole in un primo tempo provocano confusione e guai ma poi alla fine, in un modo o in altro, tutto finisce per scorrere. Anche se di mezzo ci sono questioni come il lavoro in catena di montaggio, le coporation, le convenzioni moralistiche, la diffidenza verso gli altri, i pregiudizi e quant’altro. Che poi non sono forse i temi fondamentali dei cartoon?
Paolo Biamonte