Black Horror – Le messe nere (1968)

Aggiornato il Febbraio 10, 2011 da Il Guru dei Film

Il protagonista lascia la graziosa segretaria in città e si ritrova in piena campagna nei pressi di un'antica magione, ma sembra di essere ancora nella swinging London, visto che si imbatte in feste con giovani sballati, si può intuire anche una citazione(?) a "La dolce vita", mentre tutte le ragazza bionde, carine gli saltano addosso appena lo vedono, una di queste è Eve la nipote di Morley, l'attrice Virginia Wetherell (una parte anche in "Arancia Meccanica") che nel corso della vicenda sfila i suoi vestitini sixties per mostrare il fondo schiena e, di sfuggita, il seno nudo. La storia diventa all'improvviso soporifera, non è difficile intuire che il personaggio di Christopher Lee in giacca principe di Galles nasconde qualcosa, entra in scena anche Boris Karloff evocato in precedenza in un dialogo metacinema ("sembra di vedere sbucare Karloff da un momento all'altro"), l'attore visibilmente malato in uno dei suoi ultimi film, resta seduto su una carrozzina trascinato da un badante nero-vestito e muto che mette in sospetto Robert Manning. Viene a galla un'antica maledizione che aleggia nella zona che risale alla morte al rogo di una strega.

Curse of the crimson altar

L'anonimo Mark Eden vive un paio di scene lisergiche insieme alla corte di Lavinia, la strega si impegna più che altro a convincere l'ospite a firmare un patto demoniaco per possederne l'anima, Robert Manning però resiste e comincia a girare per casa sonnambulo vestito con un pigiama che sembra un kimono. Saltano fuori passaggi segreti e confessioni di testimoni impauriti, uno di questi è il mitico Michal Gough, il cameriere dei Morley, presente in decine di (b)horror anni 60 e 70 e in seguito attore feticcio di Tim Burton ("Batman", "Il mistero di Sleepy Hollow"). La mancanza di tensione e scene forti possono creare perplessità, restano invece il fascino dell'atmosfera dark-pop e le bizzarre cerimonie di occultismo presenziate da vere leggende dell'horror. Dai produttori del coevo e splendido "Il grande Inquisitore" (1968).

Titolo Originale: "Curse of the Crimson Altar"
Paese: Inghilterra
Rating: 6/10