Ritchie ([[Stephen Dorff]]) è un ladro professionista che ha fallito la sua ultima rapina, con grande disappunto del committente che per risarcimento lo obbliga ad eseguire il furto di un prezioso oggetto custodito nell’attico di un palazzo a Mosca. Ritchie giunge nella capitale russa e, aiutato da due loschi figuri locali, esegue il colpo ma durante la fuga si verifica uno spiacevole imprevisto: l’ascensore del palazzo che porta verso l’uscita si blocca al 13° piano.
Piccolo film diretto dall’esordiente [[Kit Ryan]] che si segnala come uno dei titoli più assurdi degli ultimi anni, scritto probabilmente sotto effetto di sostanze di dubbia provenienza. A parte gli scherzi è davvero difficile prendere sul serio “Botched”, anzi meglio non tentare affatto.
E dire che la pellicola inizia con un certo giudizio in costa azzurra dove è in corso una rapina, le atmosfere possono richiamare addirittura l’action “[[Ronin]]” (1998) e il raffinato “[[Triplo gioco]]” (2002), entrambi ambientati da quelle parti, ma niente risulta più ingannevole difatti nel giro di pochi minuti Ritchie, il protagonista, deve lasciare frettolosamente la Francia verso un’improbabile missione a Mosca.
Il tredicesimo piano di un palazzo diviene in seguito il palcoscenico della pellicola, un luogo disabitato nel quale si può accedere solo da un ascensore che viene intenzionalmente bloccato per fare cadere in trappola Ritchie e la sua banda. I malviventi e i loro ostaggi non sanno difatti che i proprietari dell’edificio sono dei pazzi scatenati, eredi del sanguinario Zar Ivan IV detto il “terribile”. La reliquia che Ritchie ha rubato lo ha condotto in un grosso guaio e il fatto che i suoi compagni di (dis)avventura siano dei perfetti imbecilli non lo aiuta affatto: in realtà il popolo russo potrebbe anche ritenersi offeso, a ragione, ma non si possono definire altrimenti il ritardato Yuri (intento più che altro a cercare di mangiare i panini della merenda) e l’ottuso fratello capace solo di peggiorare le cose.
La galleria di personaggi strampalati con l’accento russo continua con la guardia giurata Boris (Geoff Bell), probabilmente il migliore del lotto e il più divertente, un millantatore di esperienze di guerra che combina una serie di pasticci e gag non sense a ripetizione che in un primo momento lascia perplessi, poi diventa qualcosa di inarrestabile tanto da lasciare il segno. Altri personaggi interessanti sono un trio di donnette religiose guidate da una pazza furiosa che si scopre adepta di un culto che prevede sacrifici umani. Certo non è finita perché deve entrare ancora in scena colui che organizza una serie di trappole mortali e bagni di sangue nei corridoi del misterioso 13° piano: un tipo lungo crinito vestito come un guerriero medioevale che giunge danzando al ritmo di disco-dance, vedere per credere.
“Botched” si inserisce tranquillamente nel genere horror per i suoi festini di sangue che abbondano senza troppi complimenti con teste, mani, busti tranciati, facce scarnificate usate come tappezzeria e via di questo passo. Tra le sequenze più divertenti compare spesso e volentieri un topo(!) che si intrufola nei momenti meno opportuni addentando teste mozzate o intento a espletare le proprie funzioni corporali. Delirio.
Stephen Dorff interpreta Ritchie, l’attore rimane noto ai più per l’interpretazione del diacono Frost nel primo “Blade”(1998), la sua carriera è proseguita con titoli non certo trascendentali (“Alone in the dark”, “World trade center”) anche se riesce ancora a presenziare in produzioni prestigiose come l’imminente “Public Enemies” di Michael Mann. La sua spalla femminile è la bella [[Jaime Murray]], vista nel recente serial “Dexter”, coinvolta nella sequenza surreale del coltello conficcato nella parete. Comparsata anche per [[Sean Pertwee]] (“Dog Soldiers”, “Doomsday”) che interpreta il pigmalione Groznyi, nome che in russo signica “terribile”.
Lontano dai capisaldi del genere horror-ironico come “Bad Taste” e “L’alba dei morti dementi” (l’orribile titolo italiano di “Shaun of the dead”) ma neanche mediocre come i recenti “Black sheep- pecore assassine” o “Zombie strippers”, “Botched”, può risultare un piacevole diversivo mentre è imperdibile per chi è in cerca di pepite “weird”.
Titolo Originale: “Botched”
Paese: Germania/Irlanda/Inghilterra/USA
Rating: 6/10