Brothers (2009)

Aggiornato il Dicembre 31, 2009 da Il Guru dei Film

Tanto per iniziare si prende di petto una questione lacerante, la guerra in Afghanistan, ancora aperta e con sbocchi futuri incerti, non che il cinema recente americano non abbia toccato l’argomento ma, quando lo ha fatto, è stato per pellicole ("Iron Man") di puro intrattenimento, qui invece il dramma riprodotto è purtroppo reale e ancora in grado di causare danni irreparabili a lungo raggio. "Brothers" è un film sulla guerra combattuta su più fronti: lo scenario primario crudele e spietato dell’Afghanistan, la devastante ricaduta sui famigliari dei coinvolti in attesa del ritorno, quello meno quantificabile ma allo stesso tempo pericoloso della coscienza segnata da atti e scelte estreme. La pellicola diretta dall’esperto Jim Sharidan ("Nel nome del padre"), abituato a trattare eventi drammatici con grande nerbo, racconta tutto questo nei migliori dei modi, con grandi momenti di vera umanità, segnati dal dolore e la sofferenza.

Brothers

Sono introdotti alcuni (brevi)inserti action necessari per inquadrare l’attacco in cui cade prigioniero il capitano Sam Cahill, in seguito i momenti vissuti sotto la minaccia dei guerriglieri afghani si intercalano con le apprensioni dei suoi cari. Sheridan quindi sposta l’attenzione nella casa della moglie Grace, l’impostazione è teatrale ma non disturba affatto, visto che "Brothers" mette in mostra un gruppo di attori talmente in parte e affiatati da lasciare ammirati, difficile capire che è il più bravo del lotto. Meglio partire dal più, in fondo, insospettabile ossia Tobey Maguire, il famoso Peter Parker della serie "Spiderman" di Raimi, lascia sbalorditi per l’intensità in cui si cala nel ruolo dello sfortunato capitano Cahill, una prova segnata anche da un sacrificio fisico che lo ha visto dimagrire visibilmente, eccellente al punto da considerarlo, addirittura, in odore di Oscar. Al ritorno dal fronte Sam appare come un vero e proprio zombi, inquietante al punto da ricordare il lontano "La morte dietro la porta", lo zombi-horror di Bob Clark dedicato, guarda caso, alla guerra sul Vietnam.

Splendido anche il lavoro di Jake Gyllenhaal ("Donnie Darko", "Prince of Persia") sul personaggio del fratello disadattato Tommy, la pecora nera della famiglia, il disagio che trasmette cresce con l’incomprensione del padre e si riflette nella rivalità delle piccole nipotine, divenute per il ragazzo una ragione per cui vivere. Che dire della bellissima e bravissima Natalie Portman?… i suoi già numerosi fans dopo questa prova aumenteranno in maniera esponenziale, è Grace la moglie di Sam, un perfetto e convincente ritratto di una ragazza americana di provincia con due figlie piccole da allevare. Questi tre personaggi principali formano un triangolo di amore e odio pieno di tensioni palpabili e insinuanti in cui tutti, più o meno, possono ritrovarsi. Non sono da meno i comprimari di "contorno", a partire dal grande Sam Shepard, il rude padre di Sam e Tommy veterano del Vietnam, e le due figliolette di Sam e Grace interpretate da due attrici in erba(a dir poco): Bailee Madison e Taylor Geare.

Non inganni il fatto di avere troppe informazioni sulla trama di "Brothers", la visione riesce a soddisfare ogni aspettativa e riserba alcuni retroscena "pesanti" che pongono le persone a decisioni di capitale importanza. Pellicola molto realistica, se si esclude qualche rara forzatura, che colpisce nel segno e lancia, definitivamente, un pungo di giovani attori verso una brillante carriera. Chi è in cerca di un film di guerra d’azione invece ha sbagliato l’ingresso ma, una volta tanto, forse questa volta ne vale la pena. Da vedere, nonostante i soliti U2-prezzemolini.

Titolo Originale: "Brothers"
Paese: U.S.A.
Rating: 8/10