Captain America – Il Primo Vendicatore (2011)

Aggiornato il Luglio 28, 2011 da Il Guru dei Film

Capitan AmericaL'atteso film con Captain America, l'eroe patriottico creato dalla Marvel per combattere il nazismo.

1942, New York. Mentre la guerra infuria oltre i confini l'esile Steve Rogers riesce, dopo vani tentativi, ad arruolarsi nell'esercito grazie all'intervento di un misterioso professore che lo introduce in uno speciale programma di addestramento. Steve accetta di sottoporsi alla somministrazione di un miracoloso siero che lo trasforma in un uomo atletico dalla forza straordinaria, il primo tentativo riuscito per la creazione del super-soldato, nel corso dell'esperimento però una spia nazista uccide lo studioso, l'unico custode della formula segreta del siero.

Steve viene sfruttato come un fantoccio della propaganda americana ma giunto sul fronte di guerra capisce che è ora di entrare in azione contro i nazisti guidati da un temibile comandante: il Teschio Rosso.

Lo storico personaggio della Marvel è già stato protagonista di un film passato inosservato, il b-movie "Capitan America" (1990) di Albert Pyun, una trasposizione di basso cabotaggio che non ha certo giovato all'eroe, ideato da Joe Simon e Jack Kirby nel 1941 per incarnare lo spirito di patria e libertà da contrapporre alla minaccia del nazismo. Il film di Joe Johnston tenta di rimettere le cose a posto e dare lustro a uno dei più amati eroi dei fumetti di tutti i tempi, il regista ci riesce solo in parte, in un film altamente spettacolare ma ancora pieno di ingenuità e passaggi discutibili. A lasciare più di una perplessità è il taglio generale della pellicola adatta a un target under 14, non a caso si tratta di un "rated pg-13", con un tasso di violenza azzerato e nessuna sequenza di sangue (a parte una nel finale), non si invoca certo un film splatter ma è inevitabile fare i confronti con i diretti concorrenti e, per rimanere in ambito Marvel, titoli come "Iron Man" o il recente "X-men: L'inizio" illustrano bene cosa si intende per opera matura e adulta, dato questi precedenti per un Captain America impegnato nel periodo più buio del secolo scorso (la seconda guerra mondiale) era forse opportuno un diverso trattamento.

La produzione non ha mai fatto mistero di ispirarsi alle atmosfere di "Indiana Jones e i predatori dell'arca perduta", anche se con tutto il rispetto Johnston non è ancora ai livelli di Spielberg, viene quindi privilegiato un approccio nostalgico, fuori dal tempo e di innocenza perduta che il regista conosce abbastanza bene per averlo evocato nel precedente "Le avventure di Rocketeer" (1991). Tra i punti a favore un buon inizio, l'intrigante prologo tra i ghiacci che per gli appassionati dei fumetti non costituisce una sorpresa, e lo sviluppo della figura timida di Steve Rogers, l'attore Chris Evans subisce a inizio film una cosmesi digitale che lo riduce a un mingherlino, un ragazzo insoddisfatto e insicuro, debolezze che lo accompagnano anche quando si trasforma in super-uomo per un ritratto di supereroe molto umano, piuttosto credibile, soprattutto nel rapporto amoroso/platonico con la bella ufficiale Peggy Carter (Haley Atwell). Si può dire che il primo tempo è il momento migliore e interessante, intercalato della presenza del cattivo Shmidt (Hugo Weaving), il megalomane nazista a capo della sezione scientifica Hydra, l'uomo che non ha esitato a iniettarsi un siero sperimentale che lo ha trasformato in Teschio Rosso.