Codice : Genesi (2010)

Aggiornato il Marzo 4, 2010 da Il Guru dei Film

Film: Codice: Genesi

 

"Codice: Genesi" soddisfa alla grande sul versante action, la regia dei redivivi fratelli Hughes, assenti da quasi dieci anni dall’ultimo "La Vera Storia di Jack Lo Squartatore" (2001), si impone da subito con sequenze movimentate e cariche di tensione, prima fra tutte quella che svela le doti straordinarie del guerriero della strada Eli, armato di un coltello gigante, attirato in una trappola al cospetto di un manipolo di punk-predoni pronti a fargli la pelle: uno scontro fulmineo all’ombra di una struttura che oscura con classe i dettagli splatter della mattanza. Washington per la preparazione marziale dei movimenti ha frequentato uno dei discepoli più famosi di Bruce Lee: Dan Inosanto. Gli Hughes spostano il baricentro della pellicola verso i canoni del western (spaghetti), piuttosto smaccata la strizzata d’occhio alle sonorità di Morricone nel fischio di uno dei personaggi, con l’entrata del protagonista in un villaggio degno del vecchio far west. Poco dopo compare il boss dei predoni interpretato da Gary Oldman ("Bram Stoker’s Dracula"), mentre legge una biografia di Mussolini(!), ormai una garanzia per i ritratti da villain psicotici. Da notare la sua granitica spalla skinhead interpretata da Ray Stevenson, visto in "Punisher War Zone" (2008) nei panni di Frank Castle. Inutile dire che il loro incontro con Eli provoca scintille.

Meno convincente è il personaggio della ragazzina Solara pronta a unirsi con Eli, la ragione è la prova poco credibile della bella Mila Kunis ("Max Payne")che comunque ha un ruolo di peso, la madre cieca della giovane è interpretata da Jennifer Beals ("Flashdance"), in una piccola parte invecchiato (o truccato?) si riconosce anche il cantante Tom Waits con la passione per il cinema. "Codice: Genesi" é un viaggio verso un obiettivo finale che si è prefissato l’eroe protagonista, una fuga verso Ovest con alle calcagna Carnegie e i suoi uomini che riserba momenti esplosivi e spettacolari, non mancano inseguimenti in macchine blindate e altri scontri corpo a corpo, ma da questo punto di vista risulta imperdibile l’assalto alla casa abitata da due esilaranti vecchietti cannibali, una sparatoria complessa e furibonda girata per intero in piano-sequenza. Il finale impregnato di teologia spirituale è a sorpresa, anche se chi è appassionato dei chambara giapponesi ("Zatoichi") non si stupirà più di tanto, e si intravedono pure degli inediti scorci inerenti la devastazione di una nota città americana poco frequentata dal genere. Religion is power.

Tit. Originale: "The Book of Eli"
Paese: USA
Rating: 7/10