Combat shock (1986)

Aggiornato il Dicembre 31, 2009 da Il Guru dei Film

 

Esemplari i titoli di testa intercalati da immagini di repertorio di guerra con video semi-amatoriali che ritraggono Frank, solitario in quello che dovrebbe sembrare il fronte del Vietnam, si percepisce sin da subito l’artificio ma, incredibile, il montaggio ha una sua forza specifica che conduce nel mondo opprimente e malato del protaognista. Sono gli anni 80, il periodo in cui l’horror comincia a flirtrare smaccatamente con il bussiness ma resistono le condizioni per creare il terreno fertile di slanci(disperati) diretti nella convinzione che, in fondo, qualcosa possa cambiare, un pò come tenta di fare "Combat shock" con le sue idee e pensieri disturbanti, un film di una forza ormai sconosciuta ai tempi odierni e che, anzi, può fare sorridere ai più caduti nel cinismo tipico del nuovo millennio.

Combat Shock

"Combat Shock" condivide il devastato immaginario urbano-sociale a sfondo horror con almeno altre due opere a basso costo di quegli anni: il celebre "Henry pioggia di sangue" (1986, distribuito solo nei primi anni 90) e lo scatenato "Dead beat at dawn"(1988) di Jim Van Bebber, tre pellicole che partono da diversi punti di vista per descrivere il male comune dell’America corrosa dalle sue stesse fondamenta, opere di rottura che non posso fare altro che "danni" sulla psiche dello spettatore.

La pellicola ha diversi effetti splatter molto ben fatti, si possono ammirare nelle sequenze che mostrano gli orrori della guerra e in diverse sparatorie che si consumano in sordidi palazzi e vie abbandonate della città di Frank. La vicenda è in pratica la giornata-limite di Frank alle prese con i problemi di famiglia e vita nel quartiere, si succede cosi una serie di incontri con falliti-perdenti all’ultimo stadio di vario genere tra tossici ladri, teppisti in cerca di soldi (un trio di brutti ceffi memorabile, occhio all’energumeno con bandana giapponese) e prostitute di strada: un quadretto sconfortante sinistro perché troppo simile alla realtà. Inquietante il figlio di Frank: un neonato-mostro, ricostruito con un pupazzo-meccanico, che emette un rantolante pianto di sofferenza.

Il protagonista è interpretato con grande trasporto da Rick Giovinazzo, il fratello del regista, nella sua prima e unica esperienza come attore, in seguito si specializza in composizioni musicali per il cinema. Buddy Giovinazzo gira un paio di film diversi anni dopo con Tim Roth ("Libertà vigilata", 1996) e Ornella Muti (!, "The Unscurred", 1999), poi si stabilisce in Germania dove gira episodi di serial-tv. "Combat shock" sembra la materializzazione di "American Nightmare" dei Misftis, un’opera che culmina nelle scene finali in un vero e proprio incubo reale e grondante sangue. Inedito in Italia.

Titolo Originale: "Combat shock"
Paese: U.S.A.
Rating: 8/10