De Niro torna a vestire i panni di boss mafioso questa volta diretto dall’eclettico Luc Besson. Il risultato è come sempre irresistibile!
Il film di Besson si inserisce nella ormai nutrita lista di pellicole che giocano sulla parodia dei Mafia-Movies riprendendo gli stereotipi del genere per renderli in chiave ironica.
Una lista di action-comedy, così come vengono definiti, che proprio il grande De Niro aveva in qualche modo inaugurato facendo il verso a se stesso in ‘Terapia e pallottole’ per lo stupore divertito e ammirato del pubblico.
In ‘Cose nostre – Malavita’, tratto dal libro di Tonino Benacquista (“Malavita”) il copione si ripete: il protagonista è, infatti, un boss mafioso che dopo aver collaborato con la polizia è costretto a trasferirsi con la sua famiglia in una piccola città nel nord della Francia, sotto tutela del programma di protezione testimoni.
A far compagnia a De Niro ci sono sua moglie Maggie interpretata da Michelle Pfeiffer che con la consueta classe e determinazione colora il suo personaggio e i figli Belle (Dianna Agron) e Warren (John D’Leo) tutti impegnati a modo loro a socializzare con gli abitanti della cittadina…
A completare il quadro ci pensa Tommy Lee Jones nei panni dell’agente incaricato di sorvegliare e proteggere il boss pentito.
Il meccanismo creato da Besson, che è anche sceneggiatore insieme a Michael Caleo, è semplice e ben collaudato e usa palesemente il registro comico per fugare ogni dubbio sull’obiettivo che intende perseguire.
Il ritmo è ben sostenuto e rispecchia il modo di lavorare di Besson così descritto dallo stesso De Niro: “Luc lavora a ritmi velocissimi. Ha già tutto in testa quando arriva sul set, quindi ha sempre tutto sotto controllo. Ha tutto il copione in testa. Mi piace il suo modo di lavorare, così veloce. Non perde tempo. Questo è importante per la spontaneità…”.
E dal canto suo Robert De Niro domina la scena e controlla con assoluta padronanza ogni movimento e ogni sguardo senza eccessi da macchietta che in questi contesti sono un facile rischio, e la storia procede con molti momenti di puro divertimento…
L’apice si raggiunge nell’ultima parte della pellicola con la scena della partecipazione del boss (che tutti credono essere uno scrittore) al cineforum della città dove viene proiettato un film di Martin Scorsese… (non riveliamo il titolo per non guastare la sorpresa) che peraltro è produttore di ‘Cose Nostre – Malavita’.
La faccia di De Niro davanti a quella visione per lui così familiare – aggettivo quanto mai calzante – vale da sola il prezzo del biglietto.
Paolo Piccioli
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