Dante’s Inferno (2010)

Aggiornato il Luglio 8, 2010 da Il Guru dei Film

Film: Dante's Inferno

Il film d’animazione tratto da un videogame horror ispirato all’Inferno di Dante Alighieri.

 

 Il crociato Dante è in viaggio verso casa dopo avere passato gli ultimi tre anni nelle sanguinose guerre in terra santa. Il desiderio di abbracciare l’amata Beatrice gli riempie il cuore ma il maligno ha teso un orrendo benvenuto: i suoi famigliari sono stati sterminati da una mano sconosciuta e anche Beatrice è riversa a terra in una pozza di sangue. La ragazza spira tra le braccia di Dante ma l’anima di Beatrice è ancora viva e rapita da Lucifero in persona che reclama un innocente per il regno degli inferi. Dante si getta quindi all’inseguimento dell’amata verso i terribili luoghi in cui finiscono i dannati della terra.

Concepito in parallelo con il videogame omonimo della EA, "Dante’s Inferno", ricorda da vicino l’operazione degli splendidi "Animatrix" usciti a supporto del fantascientifico "Matrix Reloaded". Anche in questa occasione vengono coinvolti differenti case di produzione e ben 6 registi intenti nella suddivisione dell’avventura del protagonista Dante, alter ego del Sommo Poeta, trasformato in un valoroso e muscoloso combattente. I riferimenti alla Divina Commedia sono numerosi ma piegati all’estetica manga, a grandi linee la struttura de l’Inferno dantesco è mantenuta e c’è pure il famoso incipit "Nel mezzo del cammin di nostra vita / mi ritrovai per una selva oscura", un action horror che non nasconde la natura video-ludica improntata a semplificazioni e colpi ad effetto.

L’inizio è intrigante e impone da subito un alto tasso di violenza e scene di nudo, il prodotto è indirizzato agli amanti dei videogame nella fascia di età dei 20/40 anni, la storia ruota attorno a un classico "patto con il demonio", sembra infatti che Beatrice, a insaputa di Dante, ha sfidato Lucifero sull’integrità morale del compagno, il crociato invece torna a casa corrotto dalla guerra. Diversi flash-back spiegano la situazione e le cadute morali del protagonista, non tutto però nel corso della vicenda appare chiaro, la sceneggiatura infatti presenta punti incoerenti e oscilla tra paradossi difficili da digerire. Non c’è molto tempo per riflettere, prima di entrare negli inferi veri e propri a Dante viene cucita nella carne viva una croce rossa sul petto da strane lingue-mostro, un simbolo sacro gravato dal peccato, a fargli strada e guida spirituale appare Virgilio pronto a introdurlo in territori irti di pericoli e nemici mostruosi.