Die Hard – Un Buon Giorno per Morire

Aggiornato il Febbraio 14, 2013 da Il Guru dei Film

die hard un buon giorno per morireBruce Willis torna nei panni di John McLane. Stavolta la missione è in Russia ma accanto a lui c’è il figlio (Jay Courtney), un agente della CIA iper addestrato.

Con un percorso inverso a Indiana Jones, che all’ennesimo capitolo incontra papà Sean Connery, John McLane al quinto capitolo di Die Hard, scopre il figlio.

Un Buon Giorno per Morire (che tra l’altro è una frase scolpita nella storia dei nativi americani) vede dunque Bruce Willis tornare nel ruolo del poliziotto che affronta missioni impossibili con tecniche e atteggiamenti vintage.

Stavolta il teatro delle sua gesta è la Russia, Mosca e, mettetela come vi pare nei confronti dell’amico Vladimir, ma per il cinema c’è subito profumo di Guerra Fredda. Comunque di mezzo c’è l’inevitabile complotto nucleare.

La sorpresa è che una volta arrivato a destinazione, il buon McLane incontra il figlio, che è diventato un agente della CIA ed è l’opposto del papà: uno super scrupoloso, di quelli che calcolano tutto al millimetro e hanno scarsa dimestichezza con l’improvvisazione.

 

die hard un buon giorno per morire

Più che a Freud, che ci sembra troppo, bisogna pensare ai meccanismi classici della commedia: la coppia non può essere coppia se i personaggi si somigliano troppo.

Bruce Willis ha pochi rivali quando si tratta di mescolare umorismo, (auto)ironia e azione: che poi la formula cominci a dare qualche segno di ripetitività non è tutta colpa sua.

Naturalmente per gli amanti dell’action c’è di che stare tranquilli: basti pensare che per girare una scena di inseguimento a Mosca ci sono voluti 82 giorni.

McLane jr. è Jay Courtney.

 

Paolo Biamonte

 

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