Don Jon

Aggiornato il Novembre 28, 2013 da Il Guru dei Film

don jonJoseph Gordon-Levitt debutta come regista con questo film, di cui è anche autore e protagonista, che racconta l’educazione sentimentale di un seduttore seriale consumatore compulsivo di porno che scopre il valore delle relazioni grazie a una serie di incontri. Con Scarlett Johansson, Julianne Moore e due camei di Channing Tatum e Anne Hathaway.

Don Jon è l’interessante debutto come regista e autore di Joseph Gordon-Levitt, uno degli attori più versatili della nuova Hollywood, perfettamente a suo agio nelle produzioni indie come in quelle delle Major.

Per questo suo esordio, Gordon-Levitt, che è anche il protagonista del film, ha scelto di mettere in scena i luoghi comuni sulle relazioni uomo-donna. 

E lo fa da un punto di vista sicuramente originale. Il Don Jon del titolo è un coatto del New Jersey, seduttore seriale che, nonostante rimorchi una donna diversa ogni notte, è un consumatore compulsivo di porno.

Quando Don Jon Martello incontra Barbara-Scarlett Johansson, un’altra coatta, per la prima volta affronta una relazione stabile, senza per altro smettere di consumare porno.

 

  

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Il problema è che Barbara è una ragazza di seducente bellezza imprigionata negli stereotipi del più trito cinema sentimentale e di luoghi comuni tipo le pulizie di casa non sono un’attività virile.

Alla fine la sua formazione è del tutto analoga a quella del protagonista: entrambi hanno il loro universo di riferimento fuori dalla realtà, quindi i loro punti di vista sono destinati a entrare in conflitto.

Quella che Gordon-Levitt mette in scena è una concezione solipsistica dell’erotismo e dei rapporti sentimentali, una situazione artificiale che ha il suo perfetto alter ego nel personaggio di Julianne Moore, donna matura che si è misurata con il dolore ma che incarna la necessità di considerare e vivere questi rapporti come un’occasione per condividere reciprocamente le proprie esperienze.

L’abilità di Gordon-Levitt sta nel saper affrontare queste tematiche con serietà senza però rinunciare all’ironia e al sorriso.

L’esempio più evidente sta nella parodia del film sentimentale hollywoodiano che vede i cameo di Channing Tatum e Anne Hathaway.

 

Paolo Biamonte

 

 

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