Avengers – Age Of Ultron (2015)

Aggiornato il Aprile 27, 2015 da Il Guru dei Film

Il sequel del clamoroso campione d’incassi The Avengers. La squadra degli Avengers deve affrontare un nuovo nemico generato da un azzardato esperimento scientifico da loro stessi innescato …

dietro la minaccia di Ultron, la più sofisticata intelligenza artificiale mai concepita, ci sono Tony Stark e Bruce Banner che hanno perso il controllo della situazione, Ultron infatti si è attivato e creato un corpo meccanico con intenti di distruzione nei confronti della razza umana.

La pressione e l’attesa per il seguito del (al momento) terzo maggiore incasso di tutti i tempi hanno generato un film non del tutto convincente, invischiato in una storia che ha il maggiore torto di emozionare poco, dal tono generale incerto con una tendenza alle atmosfere cupe. A tamponare la situazione ci pensa lo sfarzo spettacolare che non viene tralasciato sin dalle prime (piano)sequenze, con tutti gli eroi schierati in movimentati combattimenti contro avversari Hydra, ma il sentore di un cedimento rispetto al capitolo precedente pare subito evidente, per poi confermarsi in seguito in dialoghi tediosi che non aiutano i numerosi personaggi, (co)stretti in un assembramento di supereroi che il regista Joss Whedon stavolta non sembra gestire al meglio, inoltre le fila si ingrossano per ulteriori importanti nuove entrate.

The Avengers: Age of Ultron segue la politica Marvel Studios densa di collegamenti con l’universo condiviso dei suoi film, quindi per i meno attenti (circa il 95% del pubblico) molti passaggi e riferimenti non vengono colti, con conseguente calo di interesse, insomma accontentare tutti (fanboy, pubblico occasionale, critica, ecc.) comincia a diventare un’impresa.
A parte la solita macchina ribelle/Intelligenza artificiale che si ritorce contro l’uomo, anche troppo vicina alle tematiche della saga Terminator, l’attenzione cade su alcuni protagonisti intenti in situazioni affettive personali, forzate, se non patetiche come l’amore impossibile tra la Vedova Nera di Scarlett Johansson e il Bruce Banner di Mark Ruffalo che ha la controindicazione di trasformarsi nel bestiale Hulk, il colosso verde funziona sempre per furia distruttiva ma lascia ancora intravedere nella sua realizzazione l’intrusione della computer grafica. Per lo meno ci regala una delle scene più suggestive e malinconiche, quella in cui è a bordo da solo su un jet senza guida. Anche Occhio di Falco di Jeremy Renner ha in serbo una sorpresa per gli Avengers e il pubblico.

Gli Avengers principali faticano a trovare spazio, tutti più o meno hanno la stessa piccola partecipazione su schermo con il risultato di perdersi un po’ nel calderone: Tony Stark/Downey jr. è sempre più sbruffone e antipatico, anche per questioni di copione, si ritaglia la spettacolare lotta con l’armatura Hulkbuster, Capitan America/Chris Evans poco considerato, Thor/Hemsworth va e viene svolazzando, permane la cattiva abitudine di scambiarsi battute inopportune mentre sono in situazioni di pericolo o combattimento. Con i personaggi gemelli di Scarlet Witch (Elisabeth Olsen) e Quicksilver (Aaron Taylor-Johnson) e i loro poteri mutanti si entra in pieno stile X-Men, la capacità della ragazza di manipolare le menti crea suggestive sequenze di incubi/sogni premonitori vissuti dai protagonisti.

La produzione ha avuto luogo anche dalle nostre parti, in Valle D’Aosta, per ricreare alcuni scenari montani che si perdono in una colata di effetti speciali che esplodono nell’ormai consolidato, gigantesco, finale alla Marvel/Disney studios. Nel frattempo si registra anche l’arrivo di Visione, il personaggio cardine di Age of Ultron, con le fattezze di Paul Bettany che dopo anni di sgomitate in medie produzioni è riuscito ad arrivare nei film che contano, prestando in precedenza la voce all’intelligenza artificiale Jarvis nei film di Iron Man e nel primo The Avengers. Joss Whedon si lamenta di ingerenze e difficoltà di produzione, confeziona comunque un film denso di informazioni e particolari per gli appassionati della Marvel, l’insieme risulta a tratti caotico e non sempre avvincente. Mancano scene potenti nonostante l’intenzione di rendere epiche le schermaglie finali, con riferimenti alti (la Cappella Sistina?) che tendono alle evoluzioni “divine” degli Avengers, nei titoli di coda ritratti come dei simulacri scultorei pronti all’adorazione.

 

Titolo originale:Avengers: Age Of Ultron
Paese: USA/Sud Africa/Messico
Rating: 6/10