Mad Max – Fury Road (2015)

Aggiornato il Maggio 14, 2015 da Il Guru dei Film

Un mondo di fuoco e sangue per il grande ritorno di Mad Max. In un mondo post-atomico desertico il dispotico Immortan Joe domina nel suo territorio una popolazione stremata dalla mancanza di acqua …

 

L’avventuriero Max è stato intanto catturato nei dintorni dai “figli della guerra” di Immortan Joe che ha incaricato il generale Furiosa di occuparsi del convoglio destinato a recuperare il carburante necessario per la Cittadella. Furiosa ha però escogitato la fuga delle cinque giovani mogli del tiranno, nascoste nella cisterna, per sfuggire e raggiungere un posto sicuro. I figli della Guerra vengono lanciati all’inseguimento, anche Max è coinvolto nell’operazione come prigioniero e riserva di sangue personale del combattente Nux….

Annunciato da anni e rimandato sino a oggi per svariati problemi di produzione, Mad Max Fury Road alla fine è arrivato, come da titolo, furibondo e selvaggio nel solco della trilogia originale terminata nel 1985 con “Mad Max Oltre la sfera del tuono”. Il mastermind George Miller (70 anni), lontano negli scorsi decenni dal cinema action/sci-fi,  riprende le redini della sua creatura con un’energia da lasciare storditi: dal primo secondo dei titoli di testa, scanditi dai rombi di motore, si entra in un vortice scatenato di desolazione desertica, violenza e velocità. Benvenuti nel mondo di Mad Max che, anche per ragioni anagrafiche, non ha più il volto dell’indimenticabile Mel Gibson ma quello di Tom Hardy, perfetto per il ruolo di (anti)eroe suo malgrado costretto a entrare in azione e a confrontarsi con la follia e la violenza.

Max è il testimone di un’epoca senza speranza, devastata da carestie e sconvolgimenti climatici che hanno ridotto la Terra a un’arida e inospitale zona franca, dove l’acqua diviene il bene più prezioso, elementi già ben sviscerati in passato in cui George Miller trova l’occasione di arricchire con un’inedita prospettiva femminile, per la vera sorpresa del film, con il personaggio della guerriera dal braccio bionico Furiosa di Charlize Theron. Dimenticatevi tutto quello che avete visto in passato della bella attrice/modella, mai così convincente e intensa, basti sapere che grazie al suo personaggio si lambisce la commozione per la lotta portata alla salvezza di giovani e fertili fanciulle destinate all’harem di Immortan Joe. Tom Hardy condivide con la Theron il ruolo di protagonista, spesso rischia di passare in secondo piano ma l’equilibrio si mantiene grazie a una catena di eventi che ne sancisce una collaborazione continua fatta di una indissolubile tacita intesa. Tra i due si inserisce bene lo schizzato e contraddittorio Nux, la vera anima folle del film, il combattente “figlio di guerra” che usa una strana droga-spray prima degli scontri interpretato dal giovane Nicolas Hoult (Warm Bodies).

Mad Max - Fury Road Poster

Max e Furiosa devono affrontare il temibile Immortan Joe, l’attore Hugn Keays già storico villain del primo Mad Max (1979) per una citazione vivente fantastica, capace di rinverdire i fasti del bizzarro Humungus di Mad Max 2 con un look grafico potente composto da una armatura cyber-plexiglass e una maschera-erogatore scheletrica davvero inquietante.
Mad Max Fury Road certifica che 30 anni non sono passati invano, rielaborando il materiale primario (per chi scrive Mad Max 2 The Road Warrior è un capolavoro assoluto) in un nuovo distillato di iconografia pop-punk e frenesia spettacolare spinto all’eccesso: dal montaggio serrato, al numero delle inquadrature tutto è aumentato in modo esponenziale, senza contare il ricorso agli effetti speciali digitali che risaltano le riprese di scenografie grandiose e clamorose esplosioni infuocate che si ripetono nel corso della vicenda. Non vi è sosta per circa 120 minuti, tanto dura Mad Max Fury Road, con i dialoghi ridotti all’osso, al punto che quando questi si dilungano (solo in un paio di occasioni) quasi si prova fastidio, per un’avventura delirante che si può riassumere in un colossale inseguimento lungo pericolose lande desertiche per mezzo di veicoli armati e corazzati.

George Miller eleva a livelli estremi il tratto più caratteristico della saga, l’inseguimento tra veicoli, mettendo in scena un’impressionante serie di sequenze d’azione rovinose e travolgenti, scandite da una colonna sonora infernale di riff metallici lanciata dagli stessi inseguitori (il folle deforme armato di chitarra sputa-fuoco!). Diventa quasi impossibile superare quanto si vede in Mad Max Fury Road al punto da considerare il film come il vertice della (sotto)categoria, vengono inoltre introdotti una serie di nuovi automezzi (pazzeschi i “porcospini”) minacciosi e tremendi per le dotazioni mortali tutti da vedere. Nella corsa a rotta di collo Miller riesce a delineare un mondo in rovina coerente e variegato, stupenda l’ambientazione della “cittadella” popolata da un’orda di schiavi sottomessi, bellissimi e dal sapore western i canyon che i protagonisti sono costretti a infilare, lo scarno territorio paludoso avvolto dalla notte e la nebbia è un altro scenario reso vivido dalla cristallina pulizia di una fotografia che mozza il fiato. Un film da vedere e rivedere (stavolta anche in 3D!).

Tit. Originale: Mad Max: Fury Road
Paese: Australia/USA
Rating: 9/10

 

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