I Mercenari 2 (2012)

Aggiornato il Settembre 12, 2012 da Il Guru dei Film

I mercenari 2La seconda avventura del manipolo di granitici eroi guidati da Sylvester Stallone.
Dopo aver sbrigato una concitata operazione di salvataggio con la sua squadra,  Barney accetta un nuovo lavoro offerto dall’agente CIA Church, un modo per sdebitarsi di un favore ricevuto in passato.

Quella che sembra un’operazione di routine, recuperare il contenuto di una cassaforte, si trasforma in tragedia e colpisce sul personale Barney e i suoi uomini decisi a riprendersi la loro vendetta. Il gruppo di mercenari feriti nell’anima devono ritrovare il malvagio Vilain, l’uomo a capo di un’organizzazione criminale entrato in possesso dell’ubicazione segreta di un ingente quantitativo di plutonio.

Bisogna subito tenersi forte in apertura di film, Stallone-Barney è già pronto con il basco d’ordinanza a condurre un’incursione omicida insieme ai fidati compari, quello che si vede nei primi 10 minuti di “I Mercenari 2” basta e avanza nei confronti della maggior parte degli action movies visti negli ultimi tempi: mezzi motorizzati carenati con strumenti di distruzione da fare impallidire ogni “Death Race”, una pioggia di pallottole che crivella corpi e costruzioni in un tripudio di esplosioni e corpi dilaniati, scontri corpo a corpo di violenza grezza e continua, nel mezzo riesce a farsi strada anche un pizzico di ironia che arricchisce lo spettacolo di azione pura. E’ nel prologo che si nota uno dei volti più attesi, quello di Swarzenneger pronto a ritornare in pianta stabile nel mondo che lo ha lanciato (a breve in arrivo anche “The Last Stand”, qui in veste di vero protagonista), ma la sua partecipazione è, come nel precedente capitolo, poco più di un simpatico cammeo con (auto)citazioni e pacche sulle spalle tra amici, Swarzy appare quello invecchiato meno bene, impossibile comunque non amarlo alla follia e in fondo dispiace rivederlo solo in un altro momento successivo nel corso del film.

I mercenari 2

I Mercenari 2″ ricalca l’avventura precedente, i meccanismi sono in pratica gli stessi, alcune sequenze si ripetono (per es. Barney e Christmas in avanscoperta in territorio nemico), ma ora appare (quasi) tutto meglio calibrato, il ritmo vertiginoso dell’azione questa volta è contenuto dalla regia di Simon West con ottimi risultati, il regista in quella che è forse la sua opera migliore dopo i trascorsi non proprio eccelsi di “Con Air” (tamarrata anni 90 che già proponeva una galleria di gente trucida, tra gli altri Nicolas Cage e Danny Trejo) e il dimenticabile primo “Tomb Raider”, il montaggio è meno confuso e ben allineato sulle coordinate di uno spettacolo esplosivo e coinvolgente. Spiace vedere in azione Jet Li solo nel già citato prologo, all’idolo delle arti marziali bastano pochi secondi per farsi rimpiangere in un combattimento armato di padella (!), mentre lascia basiti la violenza che prodiga ai danni di uno sventurato guerrigliero, colpito sulla giugulare aperta in fiotti di sangue.

Nel precedente capitolo Mickye Rourke, qui assente, si lasciava andare a uno dei monologhi più patetici e, per questo più memorabili, sentiti negli ultimi tempi, anche in questa avventura uno dei personaggi si prende qualche minuto per raccontare una storia lacrimevole di amici perduti e sofferenza, niente panico, serve per creare un climax di affiatamento tra i personaggi e conseguente affezione del pubblico. Poco dopo arriva una mazzata epocale con l’entrata in scena del cattivo del film: il Villain (si chiama proprio cosi, di nome e di fatto) interpretato da un incredibile Jean Claude Van Damme, il vero asso nella manica de “I Mercenari 2”, un top-villain malvagio e inquietante che eleva il livello della vicenda, diciamolo pure poco trascendentale, e carica i protagonisti e lo spettatore verso una ricerca indomita di vendetta. Da gasarsi il richiamo di Barney-Stallone che alla domanda: “Qual è il piano?” risponde “Cercarlo, trovarlo, ucciderlo”. Van Damme sfrutta al meglio i primi segni di cedimento fisico, il volto dai lineamenti pronunciati (è poco carino dirlo: sono le rughe) conferiscono una durezza minacciosa allo sguardo e quando, nel corso di un brutale e risolutivo combattimento in cui non manca di sfoggiare i proverbiali calci volanti a spaccata, si denuda i bicipiti gonfi di innaturale vigore al punto che sembrano finti, si rimane impressionati e sconcertati, come quando brandisce con sicurezza un coltello affilato che si passa tra le mani. Grandissimo.

Questo sequel verrà anche ricordato per la presenza di Chuck Norris, la sua entrata in scena è talmente surreale (sulle note morriconiane de “Il Buono, Il Brutto, Il Cattivo”, perché poi?) che anche il film si prende una pausa, si entra in modalità “omaggio/citazione” con siparietti densi di dialoghi che riprendono i clichés che hanno fatto la leggenda (anche comica) dell’attore che sta al gioco e con gusto, anche per lui i minuti di presenza sono molto ridotti ma quanto basta per scatenare il tripudio in sala. Bruce Willis ritorna in un ruolo defilato, poco action, tra le nuove entrate quello della cinese Nan Yu, un’esperta di esplosivi, che é anche carina ma non certo la solita bellona di turno, non manca comunque di essere corteggiata da Gunner Jensen, il vichingo dalle maniere brusche interpretato da un Dolph Lundgren che si cuce la parte del buffone del gruppo.

Da non perdere: la fuga dinamitarda con l’idrovolante in un fiume infestato di nemici, la prima apparizione di Jean Claude Van Damme, Christmas (il solito grande Jason Statham) vestito da prete ortodosso che affetta i nemici a coltellate, tutto il violento finale in aeroporto con duelli incrociati e sparatorie, qui si può ammirare anche Scott Adkins che interpreta il braccio destro di Villain. Nel corso della lavorazione uno stuntman di 26 anni ha perso la vita nei set ricavati in Bulgaria, se ci siamo divertiti lo dobbiamo anche a lui. Il film action dell’anno.

Titolo Originale: “The Expendables 2”
Paese: U.S.A.
Rating: 8/10