Monuments Men

Aggiornato il Febbraio 13, 2014 da Il Guru dei Film

monuments menIl nuovo film da regista e protagonista di George Clooney è ispirato alla storia vera di un gruppo di esperti che durante la Seconda Guerra Mondiale riuscì a recuperare buona parte delle opere d’arte rubate dai nazisti. Con Matt Damon, Bill Murray, John Goodman, Cate Blanchett e Jean Dujardin.

C’è poco da dire. L’idea di partenza del nuovo film da regista e protagonista di George Clooney è fortissima, soprattutto perché si basa su una storia vera. 

In più, seppur con tutti i limiti di un atteggiamento didascalico, le forzature e le indispensabili concessioni alla spettacolarità di chi fa intrattenimento, è un sacrosanto inno al valore dell’arte come indispensabile componente della civiltà.

Monuments Men è ispirato a Monuments Men, eroi alleati, ladri nazisti e la più grande caccia al tesoro della storia (in Italia edito da Sperling & Kupfer), il libro che Robert Edsel ha scritto insieme a Brett Witter per raccontare le gesta proprio dei Monuments Men, un gruppo scelto di circa 350 tra uomini e donne, miliari e civili, che dal 1943 al 1951 prestarono servizio nella MIFAA (Monuments Fine Arts and Archives), la sezione Archivi e Belle Arti dell’esercito angloamericano.

 

 

   

monuments men

 

 

Uomini e donne normali trasformati in eroi dall’amore per l’arte: il loro compito non fu solo quello di limitare i danni dei tanti patrimoni distrutti durante la Seconda Guerra Mondiale, ma soprattutto quello di recuperare le opere trafugate dai nazisti.

Nel film a guidare il gruppo è Frank Stokes, uno storico dell’arte che ottiene da Roosvelt l’autorizzazione a formare una squadra di specialisti per tentare di recuperare le opere che Hitler ha fatto rubare per destinarle al Museo del Fuhrer. Le opere sarebbero state distrutte in caso di sconfitta del Nazismo.

I Monuments Men sono così formati da un architetto, uno scultore, un mercante, un pilota britannico, un esperto d’arte, due storici, un soldato ebreo tedesco per le traduzioni.

Il film si muove tra storia e ironia, citazioni della Grande Fuga e de Il Treno di John Frankenheimer e qualche divertito richiamo a Indiana Jones quasi a voler sottolineare le difficoltà dei protagonisti che sono gente normale e pure di una certa età.

Il cast è strepitoso: insieme a Clooney ci sono Matt Damon, Bill Murray, John Goodman, Cate Blanchett e Jean Dujardin, perfetti nel reinterpretare la tradizione del film corale dove gli eroi per caso si muovono in un gruppo che è la somma di tante personalità diverse, e talvolta incompatibili, tra loro.

 Paolo Biamonte

 

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