Final Destination 5 (2011)

Aggiornato il Ottobre 13, 2011 da Il Guru dei Film

Final Destination 5

Il quinto capitolo della saga horror Final Destination.
Mentre è in viaggio con dei colleghi di lavoro Sam ha una terribile premonizione: il pullman in cui si trova verrà coinvolto nel disastroso crollo di un ponte.

Prima che la tragedia si consumi per davvero Sam scende dal veicolo insieme alla fidanzata Molly e altri compagni salvandosi la vita, l'episodio però non convince un detective che sospetta del ragazzo di attività terroristiche. I superstiti della tragedia pensano di averla scampata, invece uno dopo l'altro vengono coinvolti in incidenti mortali architettati da una forza invisibile e malevola.

In un anno avaro di uscite horror degne di nota anche un titolo come "Final Destination 5" riesce a imporsi: la formula collaudata di morti violente servite a nastro trova il giusto equilibrio tra spettacolo pirotecnico e macabro compiacimento. In un solo colpo vengono cancellati gli ultimi deludenti due predecessori, "Final Destination 4" inoltre aveva il torto di non sfruttare al meglio gli effetti 3D, errore che in questo nuovo capitolo viene evitato in favore di una stereoscopia al servizio di spettacolari e cruente coreografie di morte sempre più estreme. Nata come vero e proprio otto-volante della paura la serie dimostra come sia possibile provocare divertimento nell'assistere a eventi mortali cruenti, nella ricerca di quel brivido che avvicina al nefasto baratro del dolore fisico e veloce annichilimento stando comodamente seduti in poltrona.

I titoli di testa con le minacciose note di Brian May prevedono una serie di oggetti contundenti, vetri infranti e anche cadaveri, scagliati in 3D verso lo schermo, perdere la visione del film in 3D significa mancare buona parte dell'impatto visivo, "Final Destination 5" va visto inforcando gli occhialini.

Final Destination 5

"Final Destination 5" é un film ultra-violento, uno di quegli horror che manca di vera atmosfera ma che colpisce dal punto vista grafico, insomma quello che fa sobbalzare i ragazzini sulle poltrone e scaturire risatine nervose per l'improvvisa sorpresa (al sangue) in pieno schermo. E non si va per il sottile con un inizio tellurico su un ponte, per la sequenza più complessa dell'intera saga, un incidente gigantesco vissuto nella tensione dell'imminente tragedia che si scatena con effetti splatter pazzeschi, in una concatenazione di riprese vorticose e montaggi che accompagnano corpi trafitti e squarciati dentro un vortice di vera sofferenza fisica. Anche il resto non è da meno ma al contrario degli episodi precedenti tutto sembra dosato meglio e con più inventiva, il successivo impressionante incidente con protagonista le ginnaste lo testimonia e, con la scena della puntina in metallo finita su una trave, il regista Steven Quale riesce a tenere con il fiato sospeso. Quale ha collaborato con James Cameron per "Aliens degli abissi" e curato gli effetti visivi di alcuni suoi film ("Avatar" può bastare?), esperienza che è tornata utile per questo che si può considerare il suo primo film importante.

La storia è sempre la solita con un gruppo di ragazzi sopravvissuti che, a turno, vengono fatti a pezzi dalla Morte la quale non vuole essere ingannata, come ammonisce il personaggio di Tony Todd (l'attore iconico della serie "Candyman") presente dopo ogni tragedia nelle vesti di coroner. Viene inserita inoltre una variante, un'ipotetica ancora di salvezza per scampare al crudele destino delle vittime ma questa non cambia la conta dei morti ammazzati, sempre più cospicua e divertente. "Final Destination 5" riesce infatti a dispensare sana ironia (macabra, ovvio), alcuni episodi mantengono i canoni della violenza estrema ma fungono anche da alleggerimento, come la visita all'interno di un centro benessere orientale di un ragazzotto sotto posto a un trattamento di ago-puntura.

In una delle prime scene si può riconoscere un omaggio (il camion con i tronchi) al secondo capitolo della saga ma è nel finale che giunge una gradita sorpresa-citazione collegata direttamente con il primo film, una sorta di chiusura del cerchio suggellata da un'altra scena spettacolare e di terrificante efficacia. Cast nella norma, ossia anonimo, spicca forse la bellona Jaqueline MacInnes Wood protagonista di una visita (ai raggi laser) molto particolare dall'oculista. Da non perdere i titoli di coda auto-celebrativi al ritmo di "If You Wanna Blood" degli AC/DC. Molto buoni gli incassi con oltre 150 milioni di $. Il migliore capitolo dell'intera saga.

Tit. Originale: "Final Destination 5"
Paese: USA
Rating: 7/10