Green Hornet (2011)

Aggiornato il Febbraio 3, 2011 da Il Guru dei Film

Green HornetIl film sul supereroe mascherato Calabrone Verde e del suo fido collaboratore Kato.

 

Il giovane Britt Reid ha ereditato l'impero finanziario del padre ma, quasi per caso, ora si trova a vivere una doppia vita: editore del Daily Sentinel e eroe mascherato in lotta con i criminali. Nelle scorribande notturne a caccia dei malviventi, Britt, ha al suo fianco Kato, il meccanico di famiglia, divenuto un insostituibile compagno, abile nelle arti marziali e dal genio creativo sorprendente, utile nelle modifiche ultra tecnologiche della macchina blindata con cui si spostano. In città uno spietato boss di origini russe sta imponendo con la violenza il dominio sul traffico di droga, non ha calcolato che ora dovrà vedersela con Green Hornet.

Se qualcuno nel corso della visione nota rimandi a supereroi più famosi come "Batman" e "Iron Man", serie accomunate da un rampollo di famiglia che nasconde l'identità di un supereroe, deve sapere che le gesta di "Green Hornet" giungono per prime, evocate in un serial radiofonico nel 1936, in seguito il personaggio diviene il protagonista di una serie tv negli anni 60, passata alla storia per la presenza di Bruce Lee nel ruolo di Kato. Il cinecomix diretto da Michael Gondry ("Se mi lasci ti cancello"), alle prese con un film lontano dai lavori precedenti, di sicuro più commerciale e di facile presa, si dimostra una bella sorpresa, un action comedy frizzante che non si prende neanche per un secondo sul serio. La scommessa di Seth Rogen ("Strafumati"), protagonista principale e sceneggiatore, si può dire vinta, se "Green Hornet" funziona è per buona parte merito suo e del calibrato sense of humor unito a una dose di azione fragorosa, ai livelli dei cinecomix più blasonati.

"Green Hornet" è un eroe per caso, la lotta la crimine diviene il passatempo preferito di un ragazzo annoiato e ricco sfondato, una sorta di rivincita nei confronti del padre ingombrante anche da morto, in questo senso è illuminante la (divertente) sequenza della profanazione alla tomba del genitore da cui nasce tutto. Seth Rogen, dalle nostre parti poco conosciuto, tratteggia un personaggio alla fine credibile, con poche qualità, ma di una simpatia sincera e contagiosa, la stessa con cui convince il sottoposto Kato di origini asiatiche a vivere un'avventura eccitante e pericolosa nella notte della città, a caccia di criminali. Kato è una sorta di completamento per il ragazzo: più razionale, dotato di un ingegno unico per i meccanismi, molto divertente la macchina da caffè vista a inizio film, e con una predisposizione per le arti marziali unica. Il ruolo sarebbe stato perfetto per Jet Li, ormai troppo avanti negli anni, l'attore ha però già omaggiato il personaggio nello scatenato "La vendetta della maschera nera" (1996), in questo caso compare invece Jay Chou, alle spalle pochi film e conosciuto più che altro come cantante pop in patria (Taiwan), piuttosto efficace in una parte da vero co-protagonista.