I Fantastici 4 e i 3 super nemici

Aggiornato il Giugno 14, 2007 da Il Guru dei Film

film: i fantastici 4 e silver surferInsieme al nemico più amato dai fan, il quartetto delle meraviglie deve sfidare anche Galactus e Mr. Doom. Jessica Alba è di nuovo la Donna Invisibile. Il cameo di Stan Lee.

Rispetto ad altre serie di film tratte dai fumetti come Batman, Spider Man e X Men, I Fantastici Quattro è una produzione a medio budget. In un certo senso il successo avuto dal primo titolo al botteghino è stata una sopresa. I fan non hanno amato molto il film, ma il pubblico più giovane si. L’annuncio che nel secondo capitolo i quattro avrebbero incontrato Silver Surfer storicamente uno dei più amati personaggi della saga pubblicata dalla Marvel, ha creato una mobilitazione tra gli appassionati scatenati alla notizia che nel film ci sarebbero stati altri due storici super cattivi, Galactus e Mr. Doom. Dunque I Fantastici Quattro e Silver Surfer propone la sfida delle sfide perchè naturalmente il misterioso araldo intergalattico vuole distruggere la Terra. E, pensate un po’, Mr. Doom gli ruba il surf. Quanto a Galactus appare solo alla fine del film senza che gli sia concessa una sola riga di dialogo e sotto le sembianze di un uragano che sconvolge l’intero Pianeta ed è identico a Twister. Rispetto a Spider Man 3 e ai Pirati dei Caraibi 3 questo film ha una qualità essenziale: dura i classici 90 minuti invece delle ormai solite e troppo impoegnative tre ore. La ragione è piuttosto semplice: qui ci sono meno effetti speciali e computer graphic anche se i critici più attenti alla fedeltà al fumetto non hanno perdonato il costume da Halloween indossato da Michael Chiklis, l’attore che interpreta La Cosa. Questo è uno di quei casi in cui sarebbe stato meglio creare un personaggio al computer. Dello spirito un po’ lisergico del fumetto creato negli anni ’60 da Stan Lee e Jack Kirby non c’è più traccia. La grande attrazione resta Jessica Alba da poco insignita del titolo di donna più bella del mondo, una delle ragazze più cliccate della Rete che ironia della sorte è una ultra casta Donna Invisibile (per la verità il personaggio originale era una girl). Al contrario di quanto fatto con Spider Man, dove si è puntato molto sui conflitti interiori e sul rapporto persona-personaggio, con I Fantastici Quattro gli sceneggiatori sono andati sul sicuro e hanno puntato tutto sui personaggi e sui loro mirabolanti combattimenti. Come nel primo film. E non è un caso che il regista di entrambi sia lo stesso, Tim Story. Qui non si pensa ai fan più avvertiti ma al grande pubblico ultra giovanile che non va al cinema a vedere la trasposizione di personaggi che occupano da sempre i suoi sogni ma un prodotto di intrattenimento senza troppi casini psicologici o intrecci troppo complessi di trame e sub trame. In teoria con Silver Surfer, Mr Doom e Galactus c’era materiale per fare tre film in uno. In questo caso si bada al sodo, un po’ come quelle squadre di calcio che vanno in campo per non perdere, per ‘smuovere la classifica’, come si dice in gergo. Senza correre il rischio che per strafare si resti a secco. Anche I Fantastici Quattro e Silver Surfer va nei cinema per non perdere nel confronto con produzioni kolossal. Anche in questo caso Stan Lee si concede un cameo: con grande ironia viene lasciato fuori dal servizio d’ordine che vigila sul matrimonio per celebrità di Reed e Sue Richards.
Paolo Biamonte