I Predatori di Atlantide (1983)

Film: I Predatori di Atalntide

Per tirare in mezzo una fanciulla graziosa viene inserito il personaggio dell'archeologa Katy (Gioia Scola), giunta su una piattaforma dopo l'invito del Professor Sander, George Hilton vestito come un boy scout in braghe corte (!), che le mostra una strana tavoletta incisa rinvenuta nel fondale marino. Intanto nella postazione è in corso la delicata operazione di recupero di un sommergibile, ai comandi manuali della sala comando si riconosce il volto (giovane) di Michele Soavi che, prima di passare dietro la macchina da presa, capitava spesso e volentieri nei film italiani di genere dei primi anni 80. Dopo uno tsunami generato con un'onda di 30 cm che distrugge il plastico della piattaforma emergono i sopravvissuti, tra i quali ovviamente Sanders, la gnocca e Soavi, e anche l'attore Ivan Rassimov nel ruolo di un elicotterista che torna utile per le sequenze successive. Il film infatti non disdegna diverse parentesi da Vietnam-movie con la presenza di un elicottero d'attacco, scontri nella foresta e trappole, che non si capisce come e quando le hanno costruite, che saltano fuori per infilzare il solito malcapitato.

"I Predatori di Atlantide" è un lungo e continuo combattimento tra gli sparuti protagonisti e orde di punk-filippini che guidano moto e macchine carenate con lame e spuntoni, capeggiati da un leader mascherato con un teschio di cristallo il quale vaga nelle strade devastate annunciando che vuole uccidere tutti tranne uno. A pensarci bene il regista Neil Marshall per il suo "Doomsday" (2007) deve avere visto questo film almeno tre volte consecutive, lo spirito anarchico e incurante in fondo è lo stesso, la differenza sostanziale è che Deodato non ha (aveva) una lira a disposizione. Il film mantiene sempre un tono piuttosto serio e violento, i morti ammazzati sono numerosi e si ricorre spesso a effetti splatter non sempre all'altezza (il manichino infilzato da una freccia!), curati da Al Passeri e Giannetto De Rossi, mentre sono ottimi i corpi carbonizzati, alcune sequenze come quella del cadavere che sbatte contro un juke-box creano anche una buona tensione, vi sono anche dei momenti mutuati da "Distretto 13 le Brigate della Morte" quando i fuggiaschi sono costretti dentro un magazzino, peccato che sono quasi sempre mortificati da dialoghi di sopraffina ingenuità.

Finale sempre più scatenato e bombarolo, con spari tirati a caso nella boscaglia che tirano giù sempre qualche avversario (!), nel frattempo si è aggiunto anche un (ex) galeotto che sembra il fratello di Rambo, c'è spazio anche per la fantascienza trance anni 70 dentro ambienti asettici e multi-schermo e l'esumazione di un altare preservato da trappole ispirate alle prime sequenze de "I Predatori dell'Arca Perduta". A questo punto si spera in una futura uscita in blu ray. Non per tutti.

Paese: Italia
Rating: 6/10