I Tre Marmittoni

Aggiornato il Giugno 28, 2012 da Il Guru dei Film

i tre marmittoni

I fratelli Farrelly rendono omaggio a un trio americano che per decenni è stato il simbolo di una comicità fisica e molto diretta mettendo Sean Hayes, Will Sasso e Chris Diamantopoulos nei panni che furono dei Three Stooges (nome originale del trio). Nel cast Sofia Vergara, Jane Lynch (la Sue Sylvester di Glee) e Kate Upton.

I Tre Marmittoni è la traduzione dell’Italia autartico-fascista di The Three Stooges, il nome di un trio comico americano che dagli anni ’20 ai ’50 del ‘900 ebbe un enorme successo grazie a una comicità elementare, tipicamente slapstick, basata su smorfie, su una fisicità caricaturale e su gag veloci e facilmente riproducibili. I tre Stooges-Marmittoni ebbero grande successo anche in Italia, fino ad allevare epigoni tipo i Brutos, che i meno giovani ricorderanno nella TV in bianco e nero degli anni ’60.

Stavolta della sciagurata traduzione (viene persino da ridere a pensare alla parola marmittone usata ai tempi di Twitter) non è responsabile la produzione italiana, che non ha fatto altro che utilizzare il nome ereditato dai tempi all’ombra del balcone di piazza Venezia menti elevatissime in orbace custodivano l’autarchica purezza della nostra lingua.

i tre marmittoni

Comunque: i fratelli Farrelly, che da ragazzini impazzivano per Moe Howard, Larry Fine e Curly Howard, poi in seguito a un pesante infarto, fu sostituito dal fratello Shemp. Così hanno deciso di mettere insieme un trio formato da Sean Hayes, Will Sasso e Chris Diamantopoulos e riportare in vita le gag dei Marmittoni. La cornice in cui si svolgono i tre episodi è un po’ alla Blues Brothers: i tre fratelli crescono in un orfanotrofio e quando crescono e il luogo che li ha salvati dalla strada rischia di chiudere per mancanza di fondi, vanno in missione (ovviamente per conto di Dio) a cercare soldi. Solo che invece di rimettere insieme la banda i tre si trovano coinvolti in una serie di casini spaventosi che sono il pretesto per mettere in fila le gag slapstick tipiche del repertorio degli Stooges (niente a che vedere con Iggy Pop, per carità).

Tanto per dire: la prima a commisionargli un lavoro è una bonona interpretata da Sofia Vergara che vuole far uccidere il marito. Tra i numeri in programma un duello involontario tra i tre a colpi di schizzi di pipì prodotti da neonati tenuti in braccio. Nel ruolo della madre superiora c’è Jane Lynch, la Sue Sylveste di Glee, mentre nei panni di Suor Bernice c’è la modella Kate Upton.

Paolo Biamonte

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