I Tre Moschettieri (2011)

I Tre Moschettieri (2011)La rivisitazione in 3D di un classico del cappa e spada.

Francia, 1625. Il giovane D'Artagnan si reca a Parigi per diventare un moschettiere, a seguito di una serie di casuali incontri incrocia la strada con Athos, Porthos e Aramis, gli ultimi moschettieri in disarmo e, dopo le prime incomprensioni, si unisce a loro. Spinti dall'entusiasmo del giovane arrivato i tre moschettieri ritrovano lo spirito di un tempo e si gettano in una nuova sfida: salvare la Francia dal complotto ideato dal subdolo Cardinale Richelieu, in combutta con l'inglese Buckingham e la doppiogiochista Milady, una bellissima e perfida cortigiana.

L'opera classica di Dumas si intravede ancora tra le righe ma è chiaro che il regista Paul W.S. Anderson vuole imprimere una visione moderna e aggiornata secondo il suo stile, "I Tre moschettieri" è solo l'ultima di una lunga serie di trasposizioni, una ricerca visiva legata all'estetica videogame unita a elementi steampunk intriganti, per uno spettacolo coinvolgente e rivolto al pubblico per famiglie. L'influenza del precedente "Resident Evil Afterlife", un successo mondiale, si può notare in alcune citazioni (Rochefort che uccide a sangue freddo un sotto posto) e soluzioni tecniche (il zoom-out attraverso le nuvole dei titoli di testa), le prime scene dedicate alla presentazione dei tre moschettieri sono un altro richiamo all'arte furtiva dell'eroina Alice della serie "Resident Evil", in particolare si scorge Athos (Matthew Mcfadyene) vestito come un ninja sbucare dalle acque di un canale di Venezia, la città lagunare è ripresa in splendidi scorci notturni riprodotti da ottimi effetti visivi e la fotografia smagliate di Glen MacPherson, altro collaboratore fidato del regista. Già da queste prime battute si evidenzia inoltre la carica ironica che attraversa tutta la pellicola: dalla galanteria del funambolico Aramis (Luke Evans) che seduce una donzella sino all'evasione fragorosa del corpulento Porthos (Ray Stevenson).

I Tre Moschettieri (2011)

D'Artagnan ha questa volta il volto adolescenziale di Logan Lerman, scelta che poteva lasciare perplessi ma, a parte una parrucca forse troppo posticcia, il ragazzo funziona e accontenta l'audience più giovane e romantica con la storia d'amore vissuta con una biondina (Gabriella Wilde) dama di compagnia al servizio della Regina (Juno Temple). Il nutrito cast propone i suoi pezzi da 90 per i personaggi malvagi a partire dal freddo calcolatore Cardinale Richelieu di Christoph Waltz, spalleggiato dal capo delle guardie Rochefort di Mads Mikkelsen, il bizzarro Buckingham con il sorriso sulle labbra di Orlando Bloom, per terminare con la splendida e letale Milady de Winter di Milla Jovovich, sempre più bella e al centro delle sequenze migliori nonostante il ruolo di secondo piano. Dopo Venezia l'attenzione si sposta alla corte di Parigi e, in seguito, ci scappa anche una breve capatina a Londra, le scenografie sono sempre comunque sfarzose e dettagliate, il palazzo reale è magnifico, anche i costumi sono un piacere per gli occhi, da notare che il set principale è stato ricostruito invece in Baviera (Germania). Molto bello l'utilizzo delle mappe introduttive con miniature (soldatini) che descrivono le forze in campo.

L'azione non può mancare l'appuntamento con i duelli di spade, presenti soprattutto nello scontro maggiore di inizio film, molto coreografato e pieno di riprese hi-tech al ralenti, il pezzo forte è però riservato alle fantasiose aeronavi, le armi simili a velieri volanti, che fanno precipitare "I Tre Moschettieri" nel fantasy (steampunk) più sfrenato degno della serie "I Pirati dei Caraibi", e riserbano sequenze esplosive di cannoneggiamento e abbordaggi nei cieli di Francia. Altri macchinari stravaganti si intravedono nel corridoio-trappola, citazione del primo "Resident Evil", attraversato da dardi mortali lanciati in bullet-time. "I Tre Moschettieri" tiene costante un ritmo elevato e si permette buchi di sceneggiatura coperti da gags tutto sommato gradevoli, il buffo aiutante dei moschettieri Planchet (James Corden), sino a spingersi a esagerazioni che in questo tipo di film si perdonano senza problemi.

A non convincere del tutto, a sorpresa, gli effetti 3D che appaiono discreti ma non all'altezza del precedente "Resident Evil Afterlife". Il senso dell'avventura è tenuto alto dalla buona prova degli attori che danno vita a personaggi divertenti, a spiccare sono il carismatico Athos di Matthew Macfadyen, merito anche del doppiatore Luca Ward, e la solita Milla Jovovich che irradia bellezza e armonia ad ogni apparizione. Molto spiritoso anche il Re Luigi di Freddie Fox. Finale (molto) aperto a un eventuale sequel. Paul W.S Anderson e la consorte Milla Jovovich intanto sono già sul set di "Resident Evil Retribution", il quinto capitolo della serie horror pieno di sorprese e atteso per settembre 2012.

Titolo Originale: "The Three Musketeers"
Paese: Francia, Germania, Inghilterra, U.S.A.
Rating: 7/10