I Vivi e i Morti (1960)

Aggiornato il Aprile 14, 2011 da Il Guru dei Film

Film: I Vivi e i Morti

Le suggestioni di Poe si notano nella sequenza delle esequie premature e la tumulazione di Madeline (Myrna Fahey) colpita da catalessi, aspetto al centro del successivo "Sepolto Vivo", ma la pellicola è inquietante per lo sguardo continuo sulla fragilità della vita umana, destinata alla decadenza fisica ma soprattutto mentale, in cui regna incontrastato il male qui descritto come un'entità reale, invadente, di antica provenienza e capace di infettare anche le vergini regioni del Nord America. "La Vita Sfugge" dice Roderick e nulla può fermare la marcia verso la morte e la follia, soprattutto quando gli avi degli Usher sono conosciuti per essere stati degli assassini e schiavisti. Vincent Price è posseduto nel ruolo di Roderick, uomo austero e di cultura che ormai percepisce la realtà come un incubo, non sopporta le emozioni e soffre al minimo rumore, si presenta con una vestaglia lunga e rossa poi ripresa da Gary Oldman per il suo Dracula con Coppola, non a caso forse, visto che Price sembra un vampiro sbiancato in volto e dai capelli albini, da non mancare alcuni funesti monologhi dell'attore mentre enuncia allo sgomento Philip le gesta degli Usher.

Mark Damon è Philip, il barlume di vita, il raggio di sole che penetra nella casa Usher non ancora travolto dalle spire del male, elemento che ha invece ormai compromesso il fedele maggiordomo degli Usher, Bristol (Harry Ellerbe) , e la giovane fidanzata succube del fratello, il ragazzo è preda di incubi popolati dai fantasmi della casa dalle sembianze umane, pronti a travolgerlo come zombi famelici intorno a una vittima circondata. Finale molto bello, purificatore e accecato dal fuoco, il marchio di fabbrica Roger Corman presente con minime varianti nei seguenti film della serie. Un vero classico.

Tit. Originale: "House of Usher"
Paese: USA
Rating: 8/10