Il Buono, il Brutto, il Cattivo (1966)

Aggiornato il Maggio 19, 2011 da Il Guru dei Film

Film: Il buono il brutto il cattivo

Di fondamentale importanza il contributo della colonna sonora di Ennio Morricone, inseparabile collaboratore del regista, indirizzata a sensazioni sempre più struggenti, anche la prima apparizione di Sentenza a cavallo è accompagnata da una composizione che strozza in gola la voglia di piangere per quanto è bella, singolare che il personaggio più negativo della storia si ritrovi in un altro momento emozionante: l'arrivo nell'avamposto sudista martoriato di cadaveri, distruzione e sopravvissuti piegati dalla fatica. Il main-theme con l'inconfondibile coro che si propaga lungo tutto il film poi rimane scolpito indelebile, una cavalcata sonora irresistibile che scandisce intere sequenze, compresa l'ultima beffarda del finale. Sergio Leone si avvale per la prima volta del direttore della fotografia Tonino Delli Colli che ritornerà nei successivi lavori del regista, il completamento di un equipe tecnica d'eccezione con Leone libero di comporre una serie ininterrotta di sequenze dai tempi perfetti e con un impatto visivo unico, i proverbiali primi piani si alternano a lunghi controcampi nei territori dell'Andalusia, la regione spagnola in cui viene ricreato il west americano, le sparatorie si dilatano in attese spezzate da fragorose detonazioni di pistole che sibilano in un preciso ordine e collocazione, si veda l'encomiabile uso del sonoro nella sequenza dell'agguato in albergo, mentre all'esterno si muove una rumorosa processione di militari.

La pellicola è densa di situazione divertenti, da ricercare in gran parte nel controverso rapporto tra Tuco e il "biondo" (i piani esilaranti d'evasione a un passo dalla forca), ma il mondo descritto è di una violenza distruttiva e disperata, ancora lontano da una stabilità civile, in cui le poche donne che si intravedono sono maltrattate (la prostituta di Rada Rassimov) e ridotte in posizioni di inferiorità. La guerra di secessione americana non è solo lo sfondo della vicenda, i protagonisti l'attraversano e ne respirano l'odore di morte e sofferenza, splendido e illuminante l'incontro del "biondo" con una giovane recluta morente, le città sono devastate dalle razzie e i bombardamenti, una di queste diviene anche lo spettrale teatro di una lunga sparatoria tra la coppia formata da Tuco e il "biondo" contro gli uomini di Sentenza, in un momento successivo i protagonisti sono costretti a spingersi in prima linea in trincea, un enorme set nei pressi di un fiume. Qui Tuco e il "biondo" incontrano il capitano nordista ubriaco di Alberto Giuffré, un'altra rappresentazione della follia della guerra. Altri caratteristi imperdibili sono il tirapiedi di Sentenza, che a un certo punto veste i panni di sergente nordista, interpretato da Mario Brega impegnato in una forte sequenza di tortura ai danni di Tuco e Luigi Pistilli nel ruolo del fratello francescano del briccone messicano che incontra in un breve ma toccante faccia a faccia.

Si vedono gli spolverini che saranno uno dei tratti caratteristici dei cattivi di "C'era una Volta il West", un altro riferimento che Leone rielabora per il successivo film è lo stallo dell'impiccato in equilibrio su una base (qui la croce di una tomba) instabile, nella scena esplosiva del ponte ci sono i dinamitardi effetti spettacolari che anticipano "Giù la Testa", per il finale Clint Eastwood trova il modo di vestire il poncho dei film precedenti, un in-jokes sublime che può fare pensare a "Il Buono, il Brutto, il Cattivo" come ad una sorta di prequel. La resa dei conti è ambientata in un enorme cimitero circolare, anche questo completamente ricostruito e ricavato in una zona non molto distante da Madrid, nello slargo centrale si consuma il duello triangolare tra i protagonisti, Leone si scatena in inquadrature e montaggi in seguito imitati da centinaia di epigoni, con la musica di Morricone a fare il resto, in una dimensione sospesa tra il mito e una perfezione stilistica insuperabile.

Da gustare la versione restaurata del film nella gloria del blu ray.

Paese: Italia/Spagna/Germania
Rating: 10/10