Aggiornato il Febbraio 4, 2010 da Il Guru dei Film
Divertentissimo il racconto di come sia stato scelto il cast russo. "La scelta ha richiesto due mesi. Volevamo dei grandi nomi per l'assegnazione dei tre protagonisti russi, volevo assolutamente i più famosi, le grandi star russe. Il problema era che ogni volta che facevamo un provino, ognuno diceva: ”Sono io la più grande star della Russia, sono io l'attore più famoso”: si comportavano come i personaggi del mio film, sono tutti dei grandi impostori e dei grandi bugiardi. Alla fine avevamo individuato tre attori, ma non riuscivamo a capire se erano effettivamente i più famosi o no, poi ho avuto l'idea di far vedere le loro foto ad una decine di signorine che tutte le sere frequentavano il nostro albergo, per accompagnarci in camera a “leggerci dei libri”, e vedere le loro reazioni per capire se realmente erano degli attori molto noti in Russia, e quindi in base al volere del popolo rappresentato da queste signorine sono riuscito a capire che sono veramente delle grandi star".
Poi una considerazione più seria: "Il mio film non è una denuncia del comunismo, anche se l'ho vissuto in prima persona. E' piuttosto una presa di posizione contro tutti i regimi dittatoriali e totalitari, sia di sinistra che di destra, che la storia dell'umanità ha visto sorgere in tanti paesi del mondo, pensiamo a Pinochet, alla Cambogia, l'Unione Sovietica, l'Italia o la Spagna. Questo film è contro qualsiasi forma di potere che arrivi a mettere in ginocchio le persone, a impedire loro il proprio destino. Sicuramente una delle caratteristiche dei miei film è quella di unire l'umorismo con la tragedia. Mi viene naturale perchè sono ebreo, sono di origine romena, e ho queste radici culturali molto forti. E' vero che tra i cineasti che amo di più ci sono Chaplin e Billy Wilder, registi che sono stati costretti a lasciare i paesi dell'Est, per trasferirsi negli Stati Uniti e che hanno fatto un percorso simile al mio, che ho lasciato la Romania per andare in Francia". Premesso che l'idea per Il Concerto Mihaileanu l'ha ricevuta da un soggetto, poi modificato, inviatogli da due giovani autori, l'ispirazione gli viene spesso "dalla vita. In questo, in particolare, c'è l'incontro tra i barbari dell'Est e i ricchi dell'Ovest. E' vero che questi barbari che vengono dall'est conservano un'energia vitale quasi primordiale e spirituale, è vero anche che l'occidente è riuscito a raggiungere la propria ricchezza, ma forse corre anche il rischio di morire a causa di questa ricchezza. Nel caso dei gitani, li sento molto vicini, sia perchè da piccolo ho passato molto tempo con loro, sia perchè sento la loro cultura vicina a quella ebraica, entrambe nomadi e perseguitate nei secoli". Il progetto futuro è un film in arabo sulla condizione delle donne arabe dal titolo “La sorgente delle donne”.
Paolo Biamonte