Il grande colpo (1998)

L’azione risulta abbondante ed esplosiva, del resto Kirk Wong è uno dei registi più preparati di Hong Kong (imperdibile la trilogia sul dipartimento di polizia della ex-colonia inglese: “Crime story“, “Organized crime & triad bureau“, “Rock’n’roll cop“) e già a inizio pellicola la banda di Melvin e Cisco fanno irruzione in un palazzo per eliminare un boss scaricando una pioggia di proiettili con Melvin che dimostra di essere un assassino infallibile e acrobata spericolato: il salto assurdo nella piscina dell’albergo mentre un intero piano esplode alle sue spalle. Vi sono numerosi ritocchi in computer grafica (esplosioni, macchine che rotolano, ecc.), piuttosto ben fatti per l’epoca, inseguimenti furibondi ed episodi esagerati degni di un cartone animato, si pensi alla macchina sospesa nel vuoto di un burrone o la distruzione del videostore nel finale.

Film: The Big Hit

Mark Wahlberg in quegli anni inizia una carriera che lo porterà a numerose soddisfazioni personali (nel 2006 recita anche per Scorsese in “The Departed“), ha un volto che piace alle ragazze e gli uomini si identificano nella sua indole remissiva ma sempre pronta all’azione, “Il grande colpo” non è certo uno dei suoi successi, anzi il film è talmente disastroso per critica ed incassi al punto che Kirk Wong da allora è praticamente fermo al palo. “Il grande colpo” è il classico film da riscoprire, un titolo che fotografa meglio di altri la fine degli anni 90 ricordati anche nella frizzante colonna sonora a base di pop-punk e brani hip-hop, dove c’è anche un momento di romanticismo tra Melvin e la sexy giapponesina (China Chow) sequestrata con in sottofondo “she’s the one” di Robbie Williams. Il tormentone del film è una cassetta che Melvin deve riconsegnare ad un videonoleggio, talmente non-sense da essere indimenticabile come l’assurdo momento dell’ “acchiappa-chiamate” neutralizzato da un “acchiappa-acchiappa-chiamate”(!!). Bellissimo.

Titolo Originale: “The Big Hit”
Paese: U.S.A.
Rating: 8/10