Il mostro che sfidò il mondo (1957)

Aggiornato il Gennaio 20, 2011 da Il Guru dei Film

Il mostro che sfidò il mondoLombrichi atomici da stanare per un classico degli anni 50.

In un grosso lago nel sud della California, nei pressi di una base militare, le scosse di terremoto provocano l'apertura di fenditure sottomarine, il nascondiglio di una razza mostruosa di molluschi. Le uova delle creature di origine preistorica si schiudono per la nascita di vermoni giganti, i primi a farne le spese sono un manipolo di soldati in esercitazione, spariti senza lasciare comunicazione. Sul posto viene mandato il tenente Twillinger che scopre i cadaveri dei suoi uomini attorniati da una strana sostanza bavosa.

Grande monster-movie anni 50, uno dei più amati per la presenza dei "vermoni" giganti protagonisti in un'avventura paradigma per il cinema di fantascienza del periodo. Gli eroi come spesso accade sono militari, l'energia atomica anche in questo caso ha influenze funeste contaminando in maniera decisiva l'acqua del lago, compaiono una giovane donna da salvare e, naturalmente, un mostrone gigante (a dire il vero non supera i 3 mt di lunghezza) per una pellicola girata in bianco e nero con effetti speciali in linea con gli standard di quegli anni, manufatti meccanici di gomma rabberciata, in prevalenza di forma insettoide e disgustosa. Se è possibile confidare una critica generale al cinema americano, in particolare degli anni 50, indirizzata anche a "Il mostro che sfido' il mondo", è la visione univoca della società formata solo da persone di razza bianca e basata sul sacro ordine della famiglia classica. All'inizio è sottointeso che Il tenente Twillinger è un single maturo, avviene quindi l'incontro provvidenziale con una giovane vedova, con figlia a carico, che si invaghisce subito del militare.