Nel 1980 Claude Pinoteau diresse un film che – sorprendentemente – diventerà negli anni un vero e proprio cult e dubitiamo che esista qualcuno che non abbia mai visto in tutta la sua vita Il tempo delle mele.
La pellicola francese vede per la prima volta sullo schermo Sophie Marceau (all’epoca 14enne), nei panni della giovane Vic, che celebra il suo ‘ingresso’ nell’adolescenza tra gelosie, amori e drammi sentimentali.
Il film ha 34 anni, eppure siamo sicuri che ancora non sapete proprio tutto su questo lungometraggio. Eccovi dunque cinque curiosità.
Sequel. Il tempo delle mele ha un sequel, girato sempre da Pinoteau nel 1982 e realizzato dagli stessi artisti e tecnici. Viene considerato erroneamente un sequel anche L’étudiante del 1988, che in realtà ha in comune con le altre due pellicole solo il regista e la protagonista. L’errore è tuttavia esclusivamente italiano: la distribuzione lo intitolò infatti Il tempo delle mele 3 per favorirne la diffusione.
Edizione in dvd. Nel 2003 il film è uscito in dvd e, tra i contenuti extra, ci sono interviste e documentari. Proprio in uno dei contenuti esclusivi, in un’intervista, i protagonisti hanno dichiarato che vorrebbero realizzare un nuovo sequel (stavolta vero) dal titolo Il tempo delle mele – Vent’anni dopo, adattandolo dunque alla loro età attuale.
Reality. È celeberrima la canzone ormai indissolubilmente legata al film. Reality di Richard Sanderson fu scritta da Vladimir Cosma e Jeff Jordan appositamente per il film, ma ebbe a sorpresa un successo internazionale. Nonostante ciò, Sanderson rimarrà noto come un esempio di one hit wonder, vale a dire un cantante rimasto celebre per un solo singolo.
Fenomeno di massa. Il film diventò talmente famoso che in Italia si registrarono anche episodi di ‘eccessivo entusiasmo’, se così possiamo dire. Nel 1981 il film venne promosso in Italia e furono talmente tanti i fan che si accalcarono per vedere gli attori, che a Roma e Napoli si registrarono 26 feriti.
Sophie Marceau: Abbiamo già anticipato che Il tempo delle mele segna il debutto cinematografico di Sophie Marceau. L’allora ragazzina si presentò a provini quasi terminati, accompagnata dal padre. Pinoteau notò subito la sua intensità e il suo fascino e – nonostante avesse personalmente cercato la protagonista in scuole, centri sportivi e società di casting – si ‘invaghì’ artisticamente della bella Sohpie, creando difatti un’icona cinematografica.