In fondo al bosco: le nostre interviste al regista e ai protagonisti

Aggiornato il Novembre 20, 2015 da Il Guru dei Film

Nelle sale dal 19 novembre In fondo al bosco, pellicola diretta da Stefano Lodovichi e prodotta da Sky Italia con la collaborazione di One More Pictures e con il contributo della Trentino Film Commission.

In fondo al bosco, che vede nel cast Filippo Nigro e Camilla Filippi, racconta l’amara storia di due genitori che vivono il dramma della scomparsa del figlio, Tommaso, di soli 4 anni.

In fondo al bosco: Filippo Nigro e Camilla Filippi

Mentre il piccolo paese in cui la pellicola è ambientata piange la sparizione del bambino, i sospetti si concentrano proprio sul padre, Manuel, alcolista e con precedenti di violenza, dunque il perfetto ‘capro espiatorio’. La storia arriva però a una svolta cinque anni dopo la scomparsa, quando viene ritrovato un bambino senza nome e documenti, il cui DNA coincide proprio con quello del bimbo scomparso. Nonostante le prove parlino chiaro, qualcuno – tra cui anche Linda, la mamma del piccolo – inizia tuttavia a sospettare che quel bambino non sia proprio Tommi e in effetti vari misteri e sconvolgenti verità verranno a galla, a mano a mano che la pellicola si avvicina alla conclusione.

In fondo al bosco: Stefano Lodovichi

Un vero e proprio thriller, che ha messo a dura prova gli attori (oltre ai già citati Nigro e Filippi, ricordiamo anche Teo Achille Caprio, Giovanni Vettorazzo, Stefano Detassis, Maria Vittoria Barella, Roberto Gudese, Luca Filippi e Alessandro Corabi). Ai nostri microfoni, infatti, i due protagonisti hanno confessato che, quando la sera tornavano a casa dopo le riprese, non lo facevano certo a cuor leggero. “Essere madre e intepretare questo ruolo non è facilissimo. – precisa infatti subito Camilla – Ho preferito non vedere i miei figli durante la lavorazione del film e ci sono stati dei momenti molto duri per me. Penso che la scomparsa di un figlio sia l’incubo di ogni genitore e questo film ha smosso dentro di me cose che mi hanno spaventato. Però devo dire che mi ha anche in un certo modo diventare una mamma migliore”.

“Io ho tre figli. – aggiunge invece Filippo – Penso che un attore poteva però fare questo ruolo anche senza figli, non so quanto possa essere un valore aggiunto in termini di resa. Io non ho mai pensato alla mia famiglia durante il film, perché non è una cosa a cui attingo. Però, dal punto di vista di energie, il film è stato molto dispendioso e complicato, ma in modo facile, perché il gruppo di lavoro era molto valido”.

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by funweek.it/cinema