Joko invoca Dio…e muori (1968)

Claudio Camaso Volonté sembra trasmettere al personaggio le fragilità e ambiguità che hanno accompagnato la sua tormentata vita (muore suicida nel 1977) vissuta all’ombra del fratello. Il finale, con il confronto che lo vede opporsi a Joko ambientato nelle caverne, suggerisce ulteriori tocchi macabri e bizzarri visti in precedenza solo in certi horror e peplum italiani. Joko è interpretato da Richard Harrison, giovane attore americano che frequenta il cinema italiano da alcuni anni, in seguito negli anni 80 si specializza nei ninja-movies di serie b made in USA. Harrison è uno dei tanti “gringo” cloni di Clint Eastwood (“Per un pugno di dollari“), l’eroe Joko è mezzo bianco e mezzo indio (anche se non si nota per niente), infallibile pistolero dai modi rudi che fanno innamorare la bella di turno: la rossa Jane (Spela Rozin).

Film: Joko invoca Dio...e muori

Tra le sequenze da ricordare vi sono: un colpo di speroni di Joko ripreso in soggettiva sulla giugulare di uno dei suoi avversari, Yuma, specializzato baro di carte che atterra con una vistosa ferita sanguinante, una violenza carnale di una bella ragazza favorita da Mendoza che ghigna di fronte allo squallido spettacolo, Joko torturato da un indiano che per mezzo di legnetti lo obbliga a tenere gli occhi aperti verso il sole. Uno dei traditori di Joko è Domingo, interpretato dal grande caratterista Luciano Pigozzi (“Sei donne per l’assassino“), detto il Peter Lorre italiano, stretto collaboratore di Margheriti che lo utilizza in ben 17 pellicole.

Antonio Margheriti nel 1970 dirige quello che è considerato il suo western migliore, “E Dio disse a Caino“, un altro riuscito esempio di western-horror con protagonista Klaus Kinski. Il titolo “Joko invoca Dio…e muori” è incomprensibile ai fini della vicenda, la colonna sonora è curata da Carlo Savina mentre la bella theme-song con influenze messicane è cantata da Don Powell. Disponibile il dvd italiano.

Paese: Italia
Rating: 7/10