Joss Whedon, regista di Avengers: Age of Ultron, è arrivato blindatissimo a Milano per presentare alla stampa il nuovo capitolo della saga cinematografica targata Marvel ed è inutile dire che l’occasione è stata più unica che rara.
Ecco cosa ci ha rivelato Joss sulla pellicola e sui suoi progetti futuri, a partire dalla scelta del Forte di Bard, il complesso che si trova in Valle d’Aosta, come location.
“È un luogo meraviglioso. – ha dichiarato il regista – Avevamo visto altri posti ma era questo il luogo più adatto per le riprese che ci interessavano. Appena l’abbiamo visto ci siamo resi conto che era magnifico, inoltre siamo stati accolti molto bene: ci hanno fatto bere un sacco di vino”.
“Quando ero adolescente ho trascorso un po’ di tempo in Italia – ha poi aggiunto Whedon – perché mia mamma amava moltissimo questo paese, stava imparando l’italiano e ha portato me e mio fratello con sé in visita. Abbiamo vissuto vicino Cortona per alcune settimane e tutti i giorni facevamo delle gite”.
Dal punto di vista ‘cinematografico’, inoltre, Joss non ha nascosto la sua passione per i lungometraggi di Sergio Leone: “I suoi film sono importantissimi per me, soprattutto C’era una volta il West, che amo moltissimo. – ha confessato – Iniziare le riprese in Italia quindi è stato fantastico così come girare le scene in un luogo così magico come il Forte di Bard, pieno di stradine. È stato eccezionale”.
Nessun drone è stato usato durante le riprese in Italia: “Li abbiamo usati in Corea e in Inghilterra, non qui in Italia. – ha infatti rivelato il regista – ma sono meravigliosi, permettono di fare tante cose nuove. Se non vengono usati per tirare bombe in testa alla gente, posso dire che sono un fan”.
A proposito dello script di Edgar Wright per Ant-Man, che – a detta di Joss – è la miglior sceneggiatura Marvel mai scritta, il regista si ferma poi a riflettere sull’intero universo ‘fumettistico’ a cui ha dedicato i suoi ultimi lavori: “Lo spirito Marvel racchiude tutti i generi e tanti ingredienti, come l’ironia, la politica, la fantascienza. – ha confessato – Leggendo i fumetti da bambino mi sono innamorato di questi ingredienti. L’umorismo è uno dei fattori più importanti nella distinzione tra i fumetti Marvel e DC, è un tipo di humour al servizio di un divertimento grandioso ed epico”.
“Penso sia utile il fatto che gli eroi offrano un modo per metabolizzare e dominare la vita quando è così caotica – ha poi aggiunto il regista – I supereroi sono figli del loro tempo e mostrano in che modo si possono superare le difficoltà con i poteri. Per me, tuttavia, questo film è un po’ un’autocritica dei nostri tempi perché suggerisce che in questo mondo si tende a cercare una soluzione troppo facile a cose troppo grandi”.
A proposito dei nuovi personaggi, Whedon invece si dichiara generalmente a sfavore dell’introduzione di volti nuovi “perché in effetti c’era già molto su cui lavorare”: “Ho voluto introdurli – ha continuato – perché era necessario espandere l’universo” e “mi interessava mostrare differenti punti di vista: volevo mostrare le persone che li apprezzano e le persone a cui non piacciono, e volevo introdurre individui con poteri differenti.
Volevo trasmettere l’idea che il mondo adesso è diventato ancora più strano rispetto a The Avengers dove i più strani erano proprio i Vendicatori. Siamo andati oltre, ci sono persone con poteri più singolari. Desideravo anche darmi l’opportunità di avere qualcosa di più interessante visivamente da filmare”. Ciò che è certo, tuttavia, è che non sarà Joss a dirigere i prossimi capitoli cinematografici: “Non so ancora in che misura sarò coinvolto con Marvel, ma spero di continuare a interagire con loro perché mi piacciono molto i film! – ha confessato – Non so che cosa succederà dopo. Mi sento come Ultron che vorrebbe essere Visione e rifare tutto daccapo. Tutte le strutture narrative e gli schemi che uso sono ormai fissi e vorrei evitare di ripetermi, cimentarmi in qualcosa di diverso”.
Come i fan del regista sicuramente sapranno, Joss non ha un buon rapporto con i social e infatti Whedon risponde ironicamente a una domanda della stampa: “Sono ancora su Twitter, non mi hanno ancora bannato. – ha scherzato – Diciamo che i pro sono che ho potuto incontrarci belle persone e artisti che ammiro, ho avuto l’opportunità di leggerci begli articoli e di imbattermi in cause, ma c’è troppo odio, vero e proprio odio da parte di persone che te lo buttano addosso. Vi si trovano reazioni semplicistiche a qualsiasi argomento e credo che tutto questo stia incominciando a impoverire la nostra cultura. Sicuramente sta danneggiano me e il mio patetico e fragile ego”. E a proposito del tweet su Jurassic World? “Se c’è una cosa che Twitter ti insegna è che certe cose puoi anche solo pensarle, senza scriverle”.
Un’ultima riflessione Joss la dedica ai personaggi femminili dei suoi lavori: “Vedova Nera è forse il mio vendicatore preferito, ha abilità molto diverse dagli altri e ha un passato oscuro. – ha rivelato il regista – Quello che abbiamo mostrato nei flashback di Avengers: Age of Ultron è nei fumetti, è materiale di cui si è discusso con Scarlett Johansson che la interpreta e che abbiamo trovato affascinante seppur doloroso da esplorare, specialmente in un film che parla di famiglia. Alcuni non hanno apprezzato le implicazioni romantiche in cui è coinvolta nell’ultimo film, ma Vedova Nera è presente in molte pellicole Marvel e penso si meritasse un approfondimento”.