Kung Fusion (2004)

Aggiornato il Gennaio 7, 2010 da Il Guru dei Film

Film: Kung Fusion

 

Stephen Chow è il protagonista, il simpatico Sing, ma riesce a defilarsi sempre al momento giusto per dare spazio a una galleria di comprimari esilaranti, a partire dal suo grasso e maldestro (fantastica la scena del lancio dei coltelli!) compare, i membri spietati e allo stesso tempo buffi della gang Axe (c’é anche Sem Luet), la coppia marito (lui è il mitico Yuen Wah) e moglie che passano la giornata a massacrarsi, in senso letterale, di botte, il combattente-sarto con movenze effemminate, ecc. "Kung Fu Hustle" è una perfetta macchina-citazionista che tritura numerose pellicole con disarmante naturalezza, "Matrix Reloaded" sembra essere il titolo preso in maggiore considerazione, nelle sequenze degli scontri di massa, in cui i contendenti vengono scaraventati in aria per decine di metri a colpi di micidiale kung fu, si può riconoscere anche il richiamo a "Batman" quando il segnale-bengala della gang disegna nel cielo una ascia stilizzata, in una sequenza ambientata nel carcere Sing percorre il corridoio delle celle come Jodie Foster ne "Il silenzio degli innocenti" e subisce l’allucinazione di una cascata di sangue simile a quella vista in "Shining".

Non manca l’auto-citazione di "Shaolin Soccer", Sing palleggia come un fuoriclasse con una palla prima di schiacciarla e dire "no more soccer/basta con il calcio", i kung fu degli anni 70 con gli uomini armati di accetta sono ugualmente evocati, splendido da questo punto di vista il prologo segnato da un incedere musicale swing-noir che vede la gang improvvisare un sorprendente balletto. In poche parole "Kung Fu Hustle" si permette una serie di contaminazioni infinite sino a spingersi alla storia d’amore (platonico) di Sing e una bella gelataia, conosciuta da bambino nel corso di un’aggressione di bulli, e mette alla berlina il potere corrotto ottenuto con l’arroganza e il crimine.

Splendido il finale che vede Sing, entrato in possesso della forza interiore/marziale del predestinato, confrontarsi contro un’orda di scagnozzi delle gang e, soprattutto, contro "The Beast", un super-assassino al soldo dei criminali, fantastica la sua prima entrata in scena in mutande e ciabatte (!), per uno scontro spettacolare con elaborate coreografie di combattimenti "1 contro 10" ambientati nel cortile di un condominio popolare, demolito a colpi devastanti di kung fu e energia sprigionata da tecniche segrete: effetti speciali a profusione descrivono un volo ai limiti dell’atmosfera, nella successiva ricaduta Sing si straccia le vesti e mostra un fisico-postura in ricordo di Bruce Lee, un’ispirata chiusura del cerchio che abbraccia il cinema delle arti marziali degli ultimi 40 anni.

Capolavoro.

P.S. si consiglia la versione originale sottotitolata, pare che il doppiaggio italiano sia atroce.

Tit. Originale: "Kung Fu Hustle"(ingl.)
Paese: Cina/Hong Kong
Rating: 10/10