La Mummia (1959)

Aggiornato il Maggio 29, 2009 da Il Guru dei Film

Film: La MummiaLa rivisitazione di uno dei monster-movie della Universal anni 30 prodotto dalla inglese Hammer. Un classico.

Fine 800, una spedizione archeologica inglese, guidata da John Banning (Peter Cushing) e suo padre, scopre in Egitto la tomba della principessa Ananka. All’interno del sepolcro è nascosto il suo amante, il sacerdote Kharis (Christopher Lee), mummificato vivo e costretto da secoli a vegliare sul sonno eterno della principessa per aver tentato, contro il volere degli dei, di strapparla alla morte con le formule sacre di un papiro. Su coloro che violano le tombe degli antichi egizi pende una maledizione mortale che un misterioso egiziano, dedito al culto di Karnak, vuole attuare per mezzo della forza sovrumana di Kharis, l’uomo mummificato rimasto celato ai profanatori stranieri viene quindi inviato in Inghilterra sulle loro tracce per attuare la vendetta.

Uno dei titoli imperdibili dell’horror anni 50 è questo remake aggiornato del film “La Mummia” (1932) con Boris Karloff, alla regia compare il grande Terence Fisher mentre nei ruoli principali si alternano Peter Cushing che interpreta il malfermo ma combattivo John Banning e Chritopher Lee nei consueti panni della creatura da abbattere: la mummia. La casa di produzione Hammer in pratica schiera i suoi nomi di punta ai quali si deve aggiungere anche quello dello sceneggiatore Jimmy Sangster, presente nei precedenti successi di Fisher come “La maschera di Frankestein” (1957) e “Dracula il vampiro” (1958).

La casa inglese con le sue rivisitazioni delle icone horror anni 30 rinnova dalle fondamenta il genere introducendo elementi in precedenza solo accennati come il sesso e la violenza e un impiego della fotografia rivoluzionario nelle colorazioni, uno stile uniformato sempre curato e riconoscibile per le scenografie gotiche che ne fanno un marchio di fabbrica ancora oggi ricordato e studiato.

Nel mitico film di Karl Freund del 1932 la mummia compare solo brevemente, anche se resta indimenticabile il make up a cui si sottopone Boris Karloff, in questa occasione al contrario la creatura completamente ricoperta di bende putrescenti è sempre al centro di sequenze potenti e ipnotiche. La storia, pur mescolando diversi elementi, non si discosta molto mentre è l’ambientazione a subire una determinante variazione visto che “La Mummia” di Fisher, a parte il prologo del rinvenimento della tomba e l’affascinante flash-back del funerale della principessa situati in Egitto, si svolge nella verde e notturna provincia inglese.