La Mummia 3 – Quando l’archeologia sembra Disneyworld

Aggiornato il Settembre 26, 2008 da Il Guru dei Film

Film: La Mummia 3

A sette anni di distanza dall’ultimo episodio, tornano i coniugi archeologi Rick ed Evelyn O’Connell che stavolta sono alle prese con un imperatore cinese che torna da un passato millenario. [[Brendan Fraser]] è ancora al suo posto mentre [[Maria Bello]] sostituisce [[Rachel Weisz]]. Nel cast [[Jet Li]] e [[Michelle Yeoh]].

A sette anni di distanza dal secondo episodio, tornano [[La mummia]] e la coppia di coniugi Rick ed Evelyn O’Connell. I cambiamenti essenziali sono l’interprete di Evelyn, che ora è [[Maria Bello]], (in sostituzione di [[Rachel Weisz]]) e l’ambientazione, che non è più l’Egitto ma l’antica Cina, il che permette di aggiungere al cast due star come [[Jet Li]]e [[Michelle Yeoh]], perfette per aggiungere azione a un film che chiaramente aspira a conquistare anche il mercato orientale. E per evitare il rischio di ripetersi, la regia è stata affidata a [[Rob Cohen]], il regista di [[The Fast and the Furious]], che aggiunge velocità e, se è possibile, adrenalina, alla collaudata ricetta.

Film: La Mummia 3

Chi resta al suo posto è [[Brendam Fraser]], nel ruolo di Rick O’Connell. Film come La mummia – La tomba dell’imperatore dragone si vanno a vedere con lo stesso spirito con cui si va ai parchi giochi degli [[Universal Studios]] o a Disneyworld. Una forma di divertimento che procede per accumulazione, dove la verosimiglianza e il realismo servono solo per fare dell’autorinoia. E’ inutile cercare letture critiche e analisi stilistiche in un film ambientato alla fine della Seconda Guerra Mondiale che trasporta lo spettatore nell’Antica Cina, passa per le montagne dello Yeti, mette in scena un esercito di scheletri e offre pure un duello con un drago a tre teste. Chi entra in sala per vedere la Mummia si aspetta quanti più effetti speciali è possibile, una velocità d’azione senza tregua e che i protagonisti siano coinvolti in peripezie inimmaginabili. E che alla fine vincono i buoni. Esattamente quello che offre il film. Per gli appassionati, la storia parte dall’imperatore cinese Han che, nei tempi antichi, aveva cercato di diventare immortale sfruttando il potere della strega Zi Juan. Che, tradita, aveva trasformato l’imperatore e il suo esercito in statue di terracotta. Naturalmente a svegliarli dal sonno millenario sono gli O’Connell che guarda caso, vanno a Shangai a restitutire ai cinesi l’occhio di Shangri La che, guarda un po’, è proprio l’oggetto che serve a riportare in vita l’Imperatore dragone. E come se non bastassero i casi che combinano i due coniugi, in questa avventura si aggiunge il figlio che, manco a dirlo, è pazzo per l’archeologia. 
Paolo Biamonte