La promessa dell’assassino (2007) di D. Cronenberg

promessa_assassino.jpgTit.originale: Eastern Promises
Paese: U.K./Canada/U.S.A.

Dopo la svolta artistica di "[[A history of violence]]", [[David Cronenberg]] torna con un nuovo thriller ad alto tasso di violenza. Ambientato a Londra nel sottobosco criminale di origine est-europea.

Il Trans Siberian è un ristorante di Londra che funge da copertura per i loschi traffici della mafia russa, gestito da Semyon, un anziano boss, e da suo figlio Kirill ([[Vincent Cassel]]) che si accompagna al fido Nikolai ([[Viggo Mortensen]]), un affilliato con la mansione di autista. Un giorno la famiglia affida un compito a Nikolai: recuperare il diario compromettente di una ragazza morta dopo un parto, caduto nelle mani di una giovane infermiera ([[Naomi Watts]]).

Da qualche tempo Cronenberg sembra interessato a nuove tematiche, più terrene e meno teoriche: i tempi di "[[Videodrome]]"(1982) e della nascita della "nuova carne" sembrano definitivamente passati. Quello a cui si assiste, a partire dal bellissimo "[[A history of violence]]"(2005), è una progressiva e lucida riflessione sulla brutalità della realtà, fotografata con dettagli macabri che lasciano ben poco all’immaginazione, un retaggio, questo, in puro stile horror, genere che il regista ha onorato con opere memorabili ([[Scanners]], [[La Zona Morta]], [[La Mosca]], ecc.)

"[[La promessa dell’assassino]]" si immerge in territori "pericolosi", nascosti all’occhio comune dell’uomo della strada, un mondo codificato di segni e gesti, in cui i tatuaggi impressi sulla pelle dei criminali delineano il grado di importanza e la storia dell’individuo all’interno dell’organizzazione.

Viggo Mortensen, mai cosi bravo, interpreta un autista-becchino dai metodi glaciali, sempre vestito con un elegante completo nero. L’attore, celebre per il ruolo di [[Aragon]] nella saga de "[[Il Signore Degli Anelli]]", ha vissuto un periodo in Russia per apprendere la lingua e avere un accento credibile (purtroppo il doppiaggio italiano non rende giustizia), si è documentato sulla malavita locale e preso contatti con diverse persone del luogo. Il risultato è clamoroso: parlare di premio Oscar non è esagerato.

Ma degne spalle del protagonista sono anche Vincent Cassel ([[Il patto dei lupi]], [[Irreversible]], ecc.), ormai esperto nell’arte di tratteggiare persone disgustose come il gangster sbruffone e ubriaco Kirill, oppure il boss incarnato con affabile crudeltà e classe da [[Armin Mueller-Stahl]] ([[The Game]]), tanto da rivaleggiare con Mortesen in bravura. Naomi Watts ([[The Ring]]) si destreggia molto bene rendendo credibile il personaggio di una premurosa levatrice.

La spirale di violenza ne "La promessa dell’assassino" non risparmia i più deboli, a farne le spese sono soprattutto le (giovani) donne, giunte dall’Est europeo con la promessa di una vita migliore che rimane delusa. Il sangue sgorga in maniera impressionante, con un realismo da lasciare basiti e reso ancora più feroce dalle armi da taglio, tradizionali strumenti di morte sempre efficaci e che non perdonano.

La sequenza ambientata nella sauna è già entrata nella storia del cinema, e Cronenberg si può permettere di dire: “diventerà famosa come quella della doccia di Psyco”. Il regista dirige con precisione cronometrica, aiutato dalla bella sceneggiatura di Steven Knight, un film che si segnala come uno dei migliori titoli del 2007.

L’unico appunto che si può avanzare è l’evidente influenza del precedente "A History of Violence", che viene richiamato nella struttura narrativa e nella cupa atmosfera: dettagli che non inficiano la pregiata qualità della pellicola. Da non perdere.

Rating: 8/10