La Sfida degli Invincibili campioni(1969)

Aggiornato il Marzo 4, 2010 da Il Guru dei Film

Film: La sfida degli invincibili campioni

Il sequel del classico "Mantieni l’odio per la tua vendetta" sulle gesta dello spadaccino monco interpretato da Jimmy Wang Yu.

 

Il formidabile spadaccino monco Fang conduce da alcuni anni, insieme alla moglie, una vita ritirata in campagna. La tranquillità dell’uomo viene interrotta dall’arrivo di due misteriosi individui, che lo invitano a partecipare a un torneo di arti marziali, in realtà è una trappola ordita da una temibile organizzazione di criminali per eliminare gli avversari in un solo colpo. Fang si rifiuta di combattere, con grande disappunto dei clan locali, impauriti dalla nuova ondata di violenza che sta per abbattersi sulla popolazione. Il coinvolgimento della moglie, rapita come ostaggio, induce Fang a sfoderare di nuovo la sua leggendaria spada.

Il regista Chang Cheh e l’attore Jimmy Wang Yu, freschi da un’altra memorabile collaborazione ("The Golden Shallow", 1968), rinnovano le avventure dello spadaccino Fang, visto privato del braccio in maniera cruenta nel primo storico "Mantieni l’Odio della tua Vendetta"(1967). Il nuovo capitolo è meno cerebrale e improntato sull’azione pura, un film ricco di personaggi ed elaborato nelle scenografie tutte ricreate, in parte, negli studi dei mitici Shaw Brothers. "La Sfida degli Invincibili Campioni" si apre con Fang intento nella coltivazione dei campi, da tempo ha fatto voto di rinuncia nei confronti delle arti marziali. Ma come spesso accade il passato non può essere cancellato, tutti sanno infatti che, nonostante la menomazione fisica, con una spada in mano è imbattibile. Fang però non ha mai tratto vantaggio dalle sue abilità, vive come un modesto contadino, lontano dai centri abitati. Chang Cheh, anche sceneggiatore, gioca in casa quando si tratta di rappresentare degli eroi( al cubo) e conferisce al personaggio un’aurea quasi messianica, sia i giovani che gli anziani dei locali clan guerrieri lo riconoscono come "maestro" e capita, più di una volta, vederli implorarlo e riverirlo a terra inginocchiati, sotto l’imbarazzo dello stesso Fang.

Questa volta i nemici da affrontare si moltiplicano, sono gente spietata e addestrata nelle discipline marziali che praticano con armi differenti ma tutte in egual misura letali, un’organizzazione criminale che fa capo al temibile "Lama Nascosta", interpretato da Ku Feng, uno dei più grandi attori specializzati nel ruolo di villain ("La mano sinistra della violenza", "The Magic Blade"), nel nuovo doppiaggio italiano è definito il "Furtivo", a riguardo da notare in negativo anche la voce troppo giovanile. Al suo servizio vi sono otto luogotenenti, con le rispettive e fedeli guardie, tra i quali si possono riconoscere niente meno che Liu Chia Liang e Tang Chia, nella doppia veste di attori e coreografi dei combattimenti, fedeli collaboratori del regista in numerose opere. In poche parole un concentrato dell’essenza del cinema di Hong Kong. La pellicola è anche l’esordio di Ti Lung, altra leggenda del cinema delle arti marziali, in una piccola ma significativa parte di uno spadaccino che viene tradito dalla bellezza di "1000 Mani" (nel vecchio doppiaggio "100 lame"), una subdola assassina specializzata in lame di piccole dimensioni.