Le furie umane del kung fu (1978)

Aggiornato il Luglio 30, 2009 da Il Guru dei Film

Film: Le furie umane del kung fu (1978)Il regista Chang Cheh, assecondato da un gruppo di fedeli attori, inizia un ciclo di pellicole denominato dei “Five Venoms” in onore di questo film baciato da un successo clamoroso nel circuito americano. Puro Old school kung fu.

 

Il maestro di una scuola segreta di arti marziali è sul punto di morte, convoca quindi il suo giovane allievo Yang per affidargli un ultimo compito: il ragazzo deve rintracciare i “cinque veleni”, cinque uomini che hanno appreso differenti tecniche marziali ispirate ad animali velenosi. Il maestro teme che i suoi allievi utilizzino le straordinarie doti che ha loro trasmesso per scopi malvagi, Yang deve stanarli e se necessario ucciderli.

La formula del successo di “Le furie umane del kung fu” è da ricercare nella calibrata fusione di tecniche marziali bizzare, una trama più intrigante del solito e una regia compatta. Chang Cheh dopo avere gettato le basi moderne del wuxiapian cinese e prodotto una serie di kung fu movies fondamentali imprime alla sua carriera un ulteriore svolta, non epocale forse come le precedenti, capace di produrre una serie di pellicole importanti interpretate da un gruppo di attori affiatati, cresciuti sotto l’ala protettrice del grande regista.

Il prologo, bellissimo, è ambientato nella scuola segreta dei “veleni” con il vecchio maestro che descrive al suo ultimo discepolo Yang le tecniche da neutralizzare nel momento in cui si troverà di fronte i cinque temibili “anziani”: il millepiedi, in grado di sferrare colpi velocissimi come se avesse mille mani, il serpente, capace di replicare con le braccia i movimenti del rettile, il rospo, dal fisico indistruttibile e immune alle lame, la lucertola, con il potere di camminare lungo le pareti, lo scorpione, in possesso di un calcio letale come un pungiglione. Ciascuno dei “veleni” ha il volto coperto da una maschera in quanto l’identità non deve essere rivelata, le varie tecniche vengono presentate con brevi montaggi separati in cui gli “anziani” sfoggiano le loro specialità: il millepiedi distrugge decine di piatti lanciati in aria, il serpente scivola in un percorso recintato, il rospo piega i metalli, la lucertola si arrampica sui muri, il pungilione demolisce dei poligoni.