Aggiornato il Aprile 30, 2015 da Il Guru dei Film
Emergono nuovi e inquietanti dettagli sulle ultime ore di vita di Robin Williams, l’amatissimo attore di film classici come “Good morning Vietnam” e “L’attimo fuggente”, morto suicida lo scorso anno.
A quanto sembra, Robin soffriva di diverse patologie, fisiche e mentali, che lo avevano portato a vivere nella paranoia gli ultimi giorni della sua vita: le indiscrezioni arrivano da un programma in onda su Channel 5 e sono state riprese dal Daily Mail.
All’attore era stato diagnosticato il morbo di Parkinson, ma lui pensava di avere anche altre patologie: dall’autopsia è comunque emerso che soffriva di ‘Demenza da corpi di Lewy’, una malattia neurodegenerativa, che forse era anche alla radice dei suoi disturbi.
Soffriva infatti di insonnia e attacchi d’ansia, alternava momenti di lucidità ad altri in cui cadeva in stato confusionale. Qualche giorno prima della morte aveva nascosto la sua collezione di orologi antichi in un calzino e l’aveva consegnata ad un amico: temeva che qualcuno o qualcosa potesse fargli del male o rubare le sue cose.
L’ultimo dettaglio sulla morte del povero Robin è sintomatico: a quanto pare, dopo essersi tagliato le vene, avrebbe ripulito il sangue dal bagno.