Legend of the Eight Samurai (1983)

Aggiornato il Marzo 12, 2016 da Il Guru dei Film

Legend of the Eight Samurai è un fantasy di arti marziali con Sonny Chiba e Hiroyuki Sanada …

Tit. Originale: Legend of the Eight Samurai
Paese: Giappone
Rating: 7/10

La principessa Shizu è in fuga dall’attacco di un clan rivale che ha ucciso la sua famiglia e la insegue per imprigionarla. I leader degli assassini sono una regina immortale e il suo spietato figlio, si trovano con il loro esercito all’interno di un castello posseduto da forze maligne. Non tutto è perduto per la giovane Shizu, una leggenda recita che i custodi di otto perle magiche possono aiutarla a combattere il male.

Nei primi anni 80 il grande regista Kinji Fukasaku prova la carta del fantasy, ai tempi in ascesa nel cinema internazionale, dopo avere tentato le suggestioni fantascientifiche di “Guerre Stellari” dirigendone la risposta nipponica “Message from space” nel 1978 con scarsi esiti, dal quel film però nasce il bellissimo serial-tv, noto anche in Italia, “Guerre fra galassie”. Il regista si accompagna in quel periodo con l’attore marziale Sonny Chiba che, a sua volta, si porta sempre a fianco l’allievo prediletto Hiroyuki Sanada. I tre si ritrovano anche in Legend of the Eight Samurai, dopo il precedente e similare Makai Tensho, un’avventura calata nel Giappone feudale in chiave fantasy, con incantesimi e forze maligne in agguato. L’atmosfera è piuttosto cupa virata verso l’horror, l’incipit presenta la conquista di un castello incastonato nelle rocce e avvolto dalle tenebre, segue la rassegna delle teste mozzate dei vinti.

Lo svolgimento è semplice e lineare: ci sono una principessa da salvare e una serie di servitori-guerrieri da reclutare lungo la via di fuga per poter ribattere le mira dei malvagi di turno. Tornano quindi altre similitudini narrative con la saga di Guerre Stellari ma il retroterra, l’ambientazione e i personaggi sono al 100% di puro folklore giapponese, a determinare l’unicità e caratteristiche che dopo decenni non possono fare altro che affascinare (ancora). Questo non impedisce di notare altre strizzate all’immaginario occidentale, alcune sequenze sembrano omaggiare “I predatori dell’arca perduta” (il masso gigante che rotola verso i protagonisti), la colonna sonora inoltre si fregia di due ballate power pop cantate in inglese, una nei titoli di testa mentre un altro pezzo sottolinea l’incontro romantico, audace tutto sommato, tra la principessa Shizu e l’avventuriero Shinbei interpretato da Hiroyuki Sanada. La parentesi è talmente smielata, sexy e prolungata che sorge il sospetto essere influenzata da un altro hit dell’epoca: il film “Paradise” (1982) con Phoebe Cates.

Come si può intuire Sonny Chiba lascia a Hiroyuki Sanada la parte del protagonista, il mitico attore a 44 anni si sente già una vecchia chioccia, 20 anni dopo viene chiamato da Tarantino per il primo Kill Bill, non manca di fare valere la sua presenza nel ruolo guida per gli otto combattenti che si affiancano alla principessa. Sanada dal canto suo è ancora giovanissimo, eccellente action man marziale, nonostante una carriera avviata, avrà in seguito la capacità di approdare a Hollywood, sempre in ruoli secondari, ma con successo (Wolverine L’immortale, Sunshine). In Italia i suoi fans ci sono già dal 1979, da quando ha interpretato Ayato/Fantasma nella serie “Guerre fra galassie”. Gli effetti speciali non erano gran cosa già all’epoca, ma sono ancora piacevoli: i visual effects luminosi riproducono per fortuna senza troppi eccessi le sfere magiche, i mostri meccanici come il millepiedi e il serpente giganti sono temerari e scatenati nelle loro rispettive apparizioni.

Il tono resta violento e drammatico, pieno di morti ingiuste e sacrifici (ci vanno di mezzo anche dei bambini), elementi molto più assimilabili alla cultura del Giappone, il pubblico di riferimento resta però sempre quello dei teenagers. I cattivi sono abbastanza generici, spicca la regina cattiva sexy che si immerge nuda in un’enorme vasca di sangue dalla quale esce rigenerata come un vampiro. Bello il lungo finale guerriero da vero samurai-movie, con scontri all’ultimo sangue e le sequenze d’azione più elaborate, mentre gli eroi sono impegnati in una strenua lotta contro il nemico all’interno del castello maledetto. Film tuttora inedito in Italia.

Sciamano

Legend of the Eight Samurai – immagine dal film

Legend of the Eight Samurai