Living Hell (2008)

Aggiornato il Aprile 16, 2009 da Il Guru dei Film

Film: Living Hell“Living Hell” è uno dei rari direct-to-video recenti americani degni di essere visti: riferimenti alla fantascienza anni ’50 fanno da sfondo a una vicenda dal ritmo incalzante.

Una base militare USA del Nex Mexico sta per essere smantellata dagli uomini guidati dal colonnello Maitland. Il civile Frank Sears(Johnathon Schaech) riesce a superare i controlli delle guardie e rivelare che nel sottosuolo è nascosta una minaccia collegata a degli esperimenti effettuati negli anni ’50, in piena guerra fredda. La squadra anti-batteriologica guidata dal soldato Carrie Freeborn (Erica Leerhsen) si incarica di scoprire di cosa si tratta con esiti catastrofici: un misterioso organismo simile a una radice comincia a fuoriuscire dalle viscere inghiottendo uomini e oggetti.

Con i tempi che corrono per l’horror americano, succube di una crisi di idee preoccupante e inflazionato da un’orda di remakes che non ha ancora intenzione di esaurirsi, anche un film come “Living Hell” può fregiarsi di termini come “interessante” e “decente”. Il film di Richard Jeffries è comunque doveroso collocarlo nella dimensione delle produzioni a budget ridotto che non ambiscono a successi planetari, quelle piccole opere sempre meno trasmesse nei palinsesti tv che si lasciano guardare magari a tarda notte con una certa soddisfazione.

Niente di nuovo o che non si sia già visto e fatto meglio anche in tempi recenti, il similare “The Mist” di Darabont vince su tutta la linea il confronto, e non è quindi il caso di soffermarsi troppo su questi aspetti quando si può invece intuire un genuino spirito di serie-b, tipico di certi fanta-horror anni ’50 che hanno segnato un’epoca a dispetto di budget ridicoli. Il ricordo della guerra fredda viene introdotto sin dalle prime battute della pellicola con il tragico flash-back del protagonista, Frank Sears, che rivive il momento in cui la madre gli comunica un’oscura ubicazione posta all’interno della base militare e il successivo cruento epilogo che lo lascia orfano dei genitori.