Aggiornato il Dicembre 11, 2013 da Il Guru dei Film
Arriva La Desolazione di Smaug, il secondo capitolo della trilogia che il regista Peter Jackson ha tratto dal romanzo di J.R.R. Tolkien Lo Hobbit.
Peter Jackson riesce a sorprendere ancora un volta: il secondo episodio di una trilogia spesso è penalizzato dal fatto di essere qualcosa di indefinito che non inizia e che non può finire. La Desolazione di Smaug invece cattura lo spettatore e non lo lascia fino all’ultimo: azione incalzante, effetti speciali straordinari, maggiore profondità dei personaggi e ultimo, ma per questo non meno importante, Smaug.
La storia riprende esattamente da dove si era rimasti con Un Viaggio Inaspettato: dopo essere scampati a un’imboscata degli Orchi, Gandalf, Bilbo, Thorin e la compagnia dei Nani si rimettono in viaggio alla volta della Montagna Solitaria, un tempo capitale del regno di Erebor, ora rifugio del temibile drago Smaug, custode illegittimo del tesoro dei Nani.
La Desolazione di Smaug è caratterizzato da un tono generale più cupo rispetto al primo film, non solo a causa delle ambientazioni ma anche per la maggiore profondità che acquisiscono i personaggi, a cominciare da Bilbo stesso che inizia a mostrare il lato più oscuro della sua personalità, grazie anche a una interpretazione da manuale di Martin Freeman.
Il vero capolavoro del film è Smaug, uno dei draghi più belli mai visti sul grande schermo. Benedict Cumberbatch non soltanto ha dato la voce alla creatura nella versione originale (peccato perderla in italiano!) ma ha prestato anche le fattezze e i movimenti. Con Smaug è stata infatti utilizzata la stessa tecnica adottata per dare vita a Gollum con Andy Serkis l’attore ormai specializzato nel non comparire con le sue vere sembianze. Con Cumberbatch il risultato è altrettanto sbalorditivo e Smaug diventa il protagonista indiscusso di questo capitolo.
Non sempre fedelissimo al libro, La Desolazione di Smaug, potrebbe in alcuni tratti far storcere il naso ai puristi de Lo Hobbit per qualche variazione dal tema originale, ma Peter Jackson ha già dimostrato ampiamente di saperci fare piuttosto bene quando si muove nella Terra di Mezzo: c’è da stare più che tranquilli!
Da segnalare che fa parte della colonna sonora una canzone intitolata I See Fire composta da Ed Sheeran, cantautore inglese molto popolare tra i giovanissimi, che infatti è stato suggerito a Peter Jackson da sua figlia che lo aveva visto in concerto da poco.
Per il finale della trilogia ci sarà da aspettare un anno esatto: Andata e Ritorno, il capitolo conclusivo, arriverà nei cinema italiani il 17 dicembre 2014.
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